Ammettiamolo. Candidamente. Un piantino (eufemismo proprio) per Gigione oggi ce lo siamo fatti tutti. Tifosi Olimpia e avversari Olimpia. Perché Datome era, è e sarà ancora per una volta il Capitano di questa generazione. Per tutti. Trasversale. Non il giocatore più forte in senso assoluto ma quello che incarna meglio – qui sì in senso assoluto – i valori fondanti di un singolo professionista e lo spirito necessario in un gruppo. E poi, diciamolo, finalmente un atleta che ragiona, che legge, che si informa. Cose che lo rendono se non unico, sicuramente un esemplare raro come una Tigre Albina.
E’ normale avere il cuore spezzato ma chi meglio di un ragazzo intelligente sa quando è giusto dire basta? Che sia il corpo a suggerirglielo oppure la testa fa poca differenza. Mi fa piacere che le ultime immagini con la maglia dell’Olimpia – a cui pregherei di trovargli un ruolo consono, ma non ho dubbi lo faranno: sarebbe il Club Manager ideale – siano di eroica dominanza: i cinque canestri nel primo quarto di gara7, il dito infortunato, il taglio in testa, la sua voglia di rientrare a tutti i costi in campo per vincere ancora da protagonista, la bomba che ci ricuce lo scudetto al petto. Che per altro farebbe pure il paio con la gara6 dell’anno prima eh. Perché chi clutch nasce, clutch ci resta e clutch ci muore. Chiedere pure a Real e Oly nel 2017. A proposito, comunque Gigione resta l’unico italiano ad aver vinto l’Eurolega e aver giocato nella Nba. Mica cotiche, direi… La portata della notizia? Oggi nessuno mi ha chiesto indiscrezioni di mercato… Praticamente un miracolo. Tutti a parlare di Gigione. Un dolore plebiscitario.
E tralascio poi il lato umano perché non ho voglia di battere la testa contro il muro per tutto il pomeriggio che già ho finito i Kleenex. Assiduo lettore del sito e delle mie farneticanti visioni. D’altronde sappiamo che chi tiene la barba lunga, ha una marcia in più. “Margot Robbie”. “Nordico”. Lui capirà e spero ne sorrida. E che gli dei del basket ci diano una spinta a Manila e dintorni. Nessuno lo meriterebbe di più.
“Ci sono vite che càpitano e vite da Capitàno”…
E’ stato un grande campione, una delle icone del basket italiano degli ultimi quindici anni. Però bando ai sentimentalismi, lo vedrei a questo punto comunque in Olimpia. Sarò forse un sognatore, ma credo che il suo contributo in società possa essere davvero quel qualcosa in più di cui abbiamo tremendamente bisogno. Paradossalmente con la sua intelligenza di uomo, soprattutto, potrebbe essere davvero il migliore acquisto della stagione 2023-24. Spero proprio che re Giorgio ne tenga conto (…ma ho pochi dubbi in proposito). Buona vita grande Gigi, mi auguro con tutto il cuore e per molti, molti anni ancora con noi!!!
Nel video che gli dedica l’Olimpia (https://www.youtube.com/watch?v=-2IAo7xk7VY) c’è un momento del Gigione giovanissimo, che schiaccia in testa a un avversario e gli ringhia addosso mentre quello è finito a terra, in puro stile NBA cattiva.
È un aspetto del suo carattere che mi era sfuggito. Una specie di motore rombante interno, che lui ha sempre tenuto a freno con la sua condotta impeccabile, ma che era lì ed è bello vedere che le due cose possono coesistere: ferocia agonistica e rispetto per tutto e per tutti.
Grande Gigi! Auguri ancora 😀
Eh sì, lacrimoni! In cuor mio speravo in un suo ultimo anno per aver più tempo per metabolizzare… la prima immagine che ho avuto appena saputo del suo addio è stato il tiro dai 3/4 metri usando “l’amico tabellone”. Quanto mi mancherà! Grazie Gigi!!!
Io mi ricordo una partita contro la Spagna dove fece più di 20 punti. Incontenibile anche fisicamente , era uno spettacolo vedere quante soluzioni aveva per segnare da tre da due , penseranno, schiacciando.
Grandissimo talento e grandissima testa.
L’ultimi anno di Gigi non si era caratterizzato solo per la mononucleosi, ma per una serie di guai infinita; il ritiro è una scelta seria e consapevole da parte di una persona che è sempre stata seria e consapevole, un campione, cosa che ho sempre pensato, un campione vero; pensavo che un altro ultimo anno potesse farlo essendo utile come è sempre stato, ma Gigi è stato più realista del re, lui che è stato un Re
Complimenti a @Guazz: parole splendide e non banali
Chiedo scusa per tutti i giudizi impietosi che ho scritto su Datome.
Grazie per la scudetto che ci hai fatto vincere. È stato un grande campione purtroppo limitato quest’anno dagli infortuni e dalla mononucleosi.