Domani Olimpia Milano-Real, sesto turno di EuroLeague. In quella che sarà la “Chacho Night” è anche tempo di parlare di campo. Vediamo le consuete 5 domande 5 di ROM.
Real che pareva la favorita assoluta per il titolo, ma che si presenta al Forum con un record negativo. Cos’è successo?
«Tante cose. In primo luogo, la favorita sino a prova contraria è l’Efes. Perchè se vieni da due titoli, e prendi Clyburn, non è che puoi essere superata da qualcuno nella griglia di partenza. Poi il mercato è stato importante, il roster è profondissimo, ma fino a prova contraria nel basket servono anche i registi, e il Real oggi gioca in regia con Llull, che un play non è più, e non Campazzo, come si sognava. Poi in fondo tutto parte dall’addio di Pablo Laso. Certe decisioni lasciano comunque il segno, e per Mateo la pressione è enorme».
Resta una squadra molto fisica, il vero pericolo per questa Olimpia.
«In alcuni momenti vanno in campo con Musa in regia, Hezonja in guardia, Deck in ala piccola, Yabusele in ala grande, e il centro che volete voi. Dalla panchina esce gente come Porier (sino ad oggi male), Cornelie, Hanga, gli stessi Hezonja e Musa, e poi c’è un certo Tavares. L’Olimpia è crollata con la fisicità del Barcellona, qui ce ne sarà ben di più. La gara si presenta da sola».
Quali possono essere le chiavi del match?
«Sandro Gamba ha scritto ieri su Repubblica “Aggredire e correre”, e su questo ci sono pochi dubbi. Serviranno l’istinto di Pangos, Baron e Hall in primo luogo, e l’impatto fisico dei Tonut, dei Melli, degli Hines. Messina, come di consueto, cercherà di portare Tavares fuori dal pitturato usando il suo centro come portatore di palla per alcuni possessi, ma punterei molto sulla voglia di rivincita di Davies dopo i ko della passata stagione. Il suo tiro dalla media, in un gioco veloce, può fare molto male al Real. Comunque sono due squadre con qualche incertezza di troppo, l’andamento emozionale del match avrà il suo peso».
Naz Mitrou-Long sarà della partita?
«Pare di sì, e questo permetterà ad Hall di avere qualche minuto di liberà. Occhio, peraltro, che quando il canadese non sta benissimo, il suo rendimento cresce. Lo ha fatto vedere qualche mese fa a Sassari. Sul Real attendiamo novità oggi, ma non sono attesi grandi cambiamenti».
E sarà tempo di Chacho Night…
«Sergio Rodriguez è forse l’unico giocatore, nell’era Armani, ad aver lasciato un ricordo bello e rotondo, senza zone d’ombra. Ha cambiato l’immagine del club, è stato leader e idolo senza alzare la voce, senza mai reclamare il ruolo. Un’immagine positiva fatta di gesti e modi di essere, non di parole o costruzioni social. Non c’è niente di artefatto, è un uomo dello scorso millennio trasportato nel presente. Ringrazieremo per sempre il destino e Messina per averlo fatto passare di qua».
Dura, durissima gara, ma non impossibile. Dopo la standing ovation per il per sempre nei nostri cuori ‘chacho, dobbiamo correre e aggredire sono potenti ma forse noi siamo più veloci. Speriamo in una buona percentuale da tre per favorire la circolazione di palla e la possibilità di darla dentro ma tutto nei primi 8 secondi. No ai palleggi sul posto che significano palla persa sicura. Muovere la difesa è palla sempre in movimento buone spaziature e niente 1 vs. 1. E forse la portiamo a casa. Forza amata Olimpia
Ciò che manca tante volte al gioco di questa Olimpia è la circolazione della palla tra tutti i 5 in campo (sopratutto quando il pallone va dentro l’area tende a non uscire più). Sia nelle vinte che nelle perse si è giocato, finora, quasi sempre su giochi tra portatore di palla e lungo senza coinvolgere adeguatamente le ali. Le assenze certamente hanno alterato i programmi e gli schemi possibili, che con questo roster potenzialmente sarebbero molteplici. In regia però non mi preoccuperei, con il rientro di NML e Baldasso; e’ l’infortunio di Shields che potrebbe pesare davvero oltremodo nel corso di questi mesi in sua assenza.
Garra durissima, ma affascinante, non solo per la presenza di Rodriguez.
Questa Milano, finora, non sembra aver dimostrato grande velocità o transizione. Vedremo. Credo che Davies sarà la chiave: se riesce a tirare e segnare dalla media, potremmo avere qualche possibilità. Ovviamente saranno importanti le percentuali da fuori, ma anche da sotto: col Barca abbiam sbagliato troppo.
Cornelie è un giocatore che mi sembra essere importante, lungo ma con buon tiro da fuori.
Forza Olimpia
Milano sta cambiando pelle rispetto agli ultimi anni. Fisiologico che ci siano delle difficoltà di amalgama, soprattutto se hai alcuni uomini chiave come Pangos non al meglio, o infortunati.
Lo stesso Mitrou-Long è una assenza importante dato il livello del giocatore e il ruolo che dovrebbe avere a roster. Soprattutto perchè è quello che dovrebbe tirarti fuori dalle secche offensive quando l’attacco non va.
Tutto ciò porta ad un ritardo nella costruzione della squadra e del gioco adatto alla squadra, perchè un conto è avere un giocatore che a giochi rotti si prende le beghe e ti tira fuori dal cilindro una tripla o una penetrazione al ferro, un conto è non averlo e gioco forza devi trovare altre soluzioni di sistema, che ancora non è stato assimilato dai più, ci vuole solo tempo.
Per me gran parte del casino è dovuta alle assenze: manca lo scorer principale, il play che batte l’uomo e il terzo play che deve aiutare in campionato. Assenze concentrate in un reparto che mettono alla corda Pangos e Hall che devono cantare e portare la croce sempre e comunque.