Gianluca Pagliuca: Il dolore più grande il ko del 5 maggio. Messina ci mise anche del suo

Gianluca Pagliuca, ex portiere della Nazionale e di grandi club italiani come Inter, Sampdoria e Bologna, è un grande appassionato di basket

Gianluca Pagliuca, ex portiere della Nazionale e di grandi club italiani come Inter, Sampdoria e Bologna, è un grande appassionato di basket e tifoso sempre in prima fila della Virtus Bologna.

L’ex professionista ne ha parlato su Repubblica: «Ho tifato Virtus fin da bambino. Facevo la doppia, come si dice a Bologna. Prima lo stadio, poi il palazzo. Ho pagato anche multe da due milioni di lire. Me la diede Simoni, aveva ragione lui. Gli chiesi di andare una sera al derby d’Eurolega, quello che finì in rissa».

Una vicenda da ricordare: «La domenica giocavamo con l’Inter a Udine, eravamo in corsa per lo scudetto, Gigi non voleva distrazioni e mi disse: no, Gianluca, badiamo lì. Andai lo stesso, Tele+ mi inquadrò, lui mi vide e la prese male.».

E un ricordo particolare: «La botta peggiore però la presi il 5 maggio. Lazio-Inter, vabbè. Poca roba, non ero più nerazzurro. Brescia-Bologna, un disastro. Ultima di campionato, potevamo andare in Champions, finimmo all’Intertoto. Volo a Casalecchio, finale con il Panathinaikos, sicuro di rifarmi».

E invece: «+18 per noi, nel primo tempo un dominio e invece la perdiamo, con Ettore che ci mette anche del suo. Condivido con tanti tifosi virtussini lo stesso ricordo amaro di quella domenica. In più, avevo preso tre pere a Brescia. Bachini, Baggio, Toni».

da: Bolognabasket.org

One thought on “Gianluca Pagliuca: Il dolore più grande il ko del 5 maggio. Messina ci mise anche del suo

  1. Tipico dei virtussini ricordare Messina nella sconfitta quando in finale ce li aveva condotti lui. E sempre lui ha condotto la Virtus al primo trofeo internazionale, con la Coppa delle Coppe 1983, per tacere dell’Eurolega 1997 ( e altri trofei).

    Ma a Bologna lo ricordano e lo fischiano per una sconfitta, come se al Milan fischiassimo Ancelotti ad ogni visita per la sconfitta contro il Liverpool in finale di Champions, mentre invece mister Carlo è amatissimo da noi rossoneri per quello che ha vinto e per il ricordo che abbiamo di lui, esattamente come in Olimpia si omaggia chi ha fatto parte delle scarpette rosse, senza rinfacciare i risultati.

    Perché queste esternazioni di Pagliuca non mi stupiscono?

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