Dino Meneghin: A Milano si sentono solo le ambulanze, ma saprà riprendersi

Il mito del basket italiano parla del momento drammatico dell’Italia e della situazione legata al Coronavirus

Il periodo è difficile, anzi drammatico, per via del Coronavirus e dei bollettini che arrivano ogni giorno, oltre alle limitazioni alla libertà di tutti per cercare di contenere e risolvere questo problema. Lo sport ed il basket non ovviamente fanno eccezione.

Dino Meneghin ha raccontato la sua esperienza, ai giornalisti israeliani di Walla Sports: “Ogni giorno è una tragedia, non si vede la fine. Grazie al cielo noi stiamo bene e la mia famiglia sta bene, ma ho perso due amici per l’epidemia: non abbiamo potuto nemmeno celebrare i funerali. Stiamo bene anche perché abbiamo realizzato presto che la situazione sarebbe diventata complicata, ci siamo chiusi in casa con il cane e il gatto: se la gente fosse stata in casa sin dall’inizio non saremo arrivati a questo punto“.

Il mito del basket italiano vuole lanciare un messaggio anche di speranza, parlando della città di Milano: “È piena di energia, ma oggi le strade sono vuote e si sentono solo le ambulanze. La città però ha un cuore grande, e quando questa storia sarà finita saprà riprendersi”.

Le leghe stanno, ovviamente, cercando di capire quando si potrà ripartire, ma per Meneghin non è un argomento del momento: “La salute è più importante del basket: quella degli atleti, quella delle squadre, quella dei tifosi“.

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