Coppa Italia
La disastrosa prima parte di stagione dell’Olimpia Milano porta la squadra di Ettore Messina ad un bivio dove non era coinvolta da molti anni: giocarsi la qualificazione alle Final Eight di Coppa Italia all’ultima giornata del girone d’andata. Con il destino nelle proprie mani, ma anche con il rischio di restare clamorosamente fuori dalla manifestazione in programma a Torino a metà febbraio. Ci sono già cinque squadre qualificate (Brescia, Venezia, Bologna, Trento e Reggio), restano tre posti da assegnare.
TUTTE LE IPOTESI DI PARITÀ PER L’ULTIMA GIORNATA
I biancorossi sono attualmente sesti in classifica, ma non al sicuro, visti gli scontri diretti negativi con alcune delle squadre coinvolte nella volata, avendo perso con Napoli, Scafati e Pistoia. L’EA7 giocherà a Trento domenica alle ore 17 ed è sicura di qualificarsi per la Coppa Italia con una vittoria. In questo caso, ci sono anche delle possibilità di chiudere al quarto posto, evitando così le tre regine d’andata ai quarti.
In caso di sconfitta, invece, la situazione si complicherebbe e l’allarme salirebbe alto, rischiando un arrivo con altre squadre a quota 16 ed una discesa al nono posto, con l’esclusione dalla manifestazione piemontese. Sono quattro i casi in cui accadrebbe: un arrivo a cinque con Napoli, Reggio Emilia, Scafati e Pistoia; uno a quattro con Napoli, Pistoia e Scafati oppure con Reggio Emilia, Pistoia e Scafati; uno a tre con Scafati e Pistoia.
Di conseguenza, ci sono altri due campi chiave: quello di Casale per Tortona-Scafati (domenica ore 16) e quello di Pistoia per Estra-Cremona (domenica, ore 18.15). In caso di sconfitta di Scafati o Pistoia, l’EA7 sarebbe qualificata indipendentemente dal proprio risultato. Altrimenti servirà la vittoria a Trento.
View Comments
La squadra italiana con il budget più alto per distacco costretta a vincere l'ultima partita del girone d'andata o addirittura in caso di sconfitta sperare nelle disgrazie altrui per qualificarsi alle Final Eight di Coppa Italia.
Mai successo con i tanti bistrattati Scariolo, Banchi, Repesa e Pianigiani.
Ma al guru del basket tutto è concesso.