“No al turnover stranieri”. Messina e Scariolo, stessa filosofia

Alessandro Maggi 6

Olimpia Milano e Virtus Bologna, soprattutto Ettore Messina e Sergio Scariolo, sulla stessa linea d’onda. Nessun turnover nei playoff

Olimpia Milano e Virtus Bologna, soprattutto Ettore Messina e Sergio Scariolo, sulla stessa linea d’onda. Nessun turnover nei playoff.

Messina-Scariolo, nessun turnover

Parola d’ordine “nessun turnover” per Ettore Messina e Sergio Scariolo. Questa la volontà per le due squadre di EuroLeague nel nostro campionato. 

In casa Olimpia Milano Brandon Davies e Kevin Pangos che restano a guardare, come Naz Mitrou-Long, Deshaun Thomas, Davide Alviti e Tim Luwawu-Cabarrot.

E così anche per la Virtus Bologna, dove Ismael Bako, Kyle Weems e Iffe Lundberg sono spettatori partecipi a bordocampo, non di più.

Ettore Messina ne ha parlato in sala stampa dopo il successo di gara-2 con Pesaro, senza peraltro essere chiamato in causa dalla stampa sul tema: «Stando meglio fisicamente e, purtroppo, avendo digerito le scelte, perché io non dimentico ci sono giocatori importanti fuori. Cambiare frequentemente, però, può seminare il dubbio. Qualcuno è ovviamente contrariato, ma lo sta vivendo con grande professionalità, mentre gli altri sono più tranquilli».

Alla Segafredo Arena la Virtus Bologna batte Brindisi e va sul 2-0, così Sergio Scariolo: «In gara3 non ci sarà turnover a meno che non me lo chieda lo staff medico».

6 thoughts on ““No al turnover stranieri”. Messina e Scariolo, stessa filosofia

  1. hackett cordinier jabusele shengelia mickey gran quintetto con teo, jaiteh paiola e belinelli in panca.

    1. Luca, yabusele non l’ho mai visto giocare nella Virtus…

  2. Allora mi aspetto che il prossimo anno ci sarà un roaster di massimo 14 giocatori. Ovviamente non sarà così, perchè queste sono parole di circostanza.
    Infine da tifoso non posso accettare che uno giochi bene solo se sicuro del posto.

  3. Ogni allenatore ha il suo metodo ed alla fine se poi vince ha sempre ragione. Però così si vanifica la possibilità dall’aver una squadra numerosa per far rifiatare qualcuno e di tenere in ritmo altri che in caso di infortuni possono rientrare senza la scusa di aver perso il ritmo partita. Ma io sono solo in tifoso e basta.

  4. La mia unica perplessità riguardo al doppio play non è tanto per averli in campo insieme quanto per averne almeno uno in campo. Anche in queste partite facili a mio avviso si nota una certa differenza di fluidità quando la squadra è affidata agli Hall e Baron di turno. Ma capisco che si tratta di scelte e Messina giustamente ha fatto le sue.

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