Andrea Barocci firma sul Corriere dello Sport l’editoriale «In Eurolega ci vuole un fisico bestiale». Ecco un paio di passaggi.
«I tracolli delle squadre italiane dopo 12 partite di Eurolega sbattono in faccia al basket italiano l’enorme difficoltà delle nostre a confrontarsi con i migliori club europei».
«Milano ha il bravissimo Hines, 1,98, che inizia a sentire il peso dell’età, e Voigtmann (2,11) che non sa neppure cosa significhi entrare in area, con il risultato che Melli è costretto a giocare sotto canestro con dispendio di energie. Alle italiane manca l’impatto fisico anche negli altri ruoli, con conseguente minore reattività offensiva e difensiva. Morale: come direbbe Luca Carboni, ci vuole un fisico bestiale nel basket moderno. Soprattutto in Eurolega».