E sono sette. Purtroppo non in chiave positiva, perché la striscia di sconfitte consecutive si è allungata, con il ko di Vitoria, per un’Olimpia Milano entrata in un tunnel da cui non si vede la luce. I biancorossi continuano ad essere all’ultimo posto in classifica, distante tre vittorie dalla zona playoff. Ma parlarne e pensarci adesso, obiettivamente, è una chimera.
Ed è, probabilmente, il modo per continuare quella “depressione” di cui ha parlato Ettore Messina in conferenza stampa, riferita alla sua squadra. L’EA7 ha bisogno di una scintilla, di una vittoria europea, per provare ad uscire da questa situazione. Non bastano alcuni buoni momenti, come il primo tempo con il Fenerbahce o una buona prova difensiva per oltre tre quarti come ieri, solamente sbloccando la classifica potrà cambiare qualcosa. Ma continuando a tirare in questa maniera e faticando ad arrivare a 50/60 punti, non sarà per nulla facile.
Non è certo il caso di buttare la croce addosso a Mitrou-Long, per una partita decisamente negativa, dopo una serie di ottime prove, anche oltre le aspettative. Però il fatto che abbia steccato la prima gara in cui è diventato il playmaker titolare della squadra, fa temere possa un po’ sentire la tensione di dover essere il leader del gruppo. Lui che, comunque, non è mai stato un grande costruttore di gioco per gli altri, ma più in grado di spaccare le partite con le sue iniziative personali.
Avrà altre prove d’appello, quelle che, invece, pare aver esaurito Dashaun Thomas. Visto che non ci risultano problemi fisici, il secondo n.e. nelle ultime tre partite europee fa pensare ad una bocciatura da parte del coach, almeno a livello di Eurolega, O, quanto meno, una lunga pausa di riflessione. Quella che rischia di avere anche Johannes Voigtmann, se non cambia ritmo in tempi brevissimi. Anche ieri è apparso un corpo abbastanza estraneo, tra mancanza di fiducia sua e nei suoi confronti.
A risollevare un po’ il morale, ci sono alcuni segnali positivi. In primis, un Brandon Davies alla seconda uscita consecutiva da MVP della squadra, dopo quanto fatto domenica a Treviso. Questa volta in Eurolega, martellando da vicino a canestro, tra punti, rimbalzi e falli subiti. Quell’esclusione di giovedì scorso l’ha forse punto nell’orgoglio e ‘costretto’ a reagire. In crescita ci sono anche Devon Hall (sperando debba fare poco il play) e Kyle Hines, ieri con alcune giocate alla sua maniera, pur non giocando una partita super.
In un periodo così negativo, anche questi piccoli segnali devono dare una mano a provare a vedere una luce in fondo al tunnel.
Su Mitrou Long: è stato preso appunto come elemento per spaccare le partite, come giocatore con caratteristiche che mancavano nel roster dello scorso anno. Se deve fare il play titolare, quello che dovrebbe mettere ordine al gioco della squadra, ovviamente non è il ruolo per cui è stato preso e che è nelle sue corde. Dovrebbe entrare dalla panchina, sparare qualche tripla, provare qualche penetrazione e poi, quando comincia a sbarellare, tornarsene in panchina lasciando nuovamente posto al play; l’infortunio di Pangos lo costringe in un ruolo in cui, logicamente, va un pò in confusione. Concordo sul fatto che sia totalmente inutile crocefiggerlo per la prestazione di ieri sera, ha bisogno di tempo e lo si potrà giudicare meglio tra qualche mese.
Su Thomas: l’ho scritto anche ieri sera, ma solo a me è sembrato che quando l’hanno inquadrato in panchina avesse un occhio nero che pareva faticasse a tenere aperto, come se avesse preso una botta magari in riscaldamento??
Su Voigtmann: mi sembra elemento che abbia bisogno di essere trascinato piuttosto che essere lui un trascinatore. All’interno di un sistema ben oliato è elemento che può essere anche decisivo, se la squadra non gira risulta quasi elemento inutile. Lui comunque non è uno “stupido” del gioco, il basket lo capisce.
.
Come ho scritto anche a commento di altro articolo, una prima scintilla può esserci iniziando a segnare da 3 con percentuale consone ad una squadra professionistica.
Anche secondo me parte tutto dalle basse percentuali di tiro dall’arco, l’avversario ci disturba il giusto ma si impegna a non farci muovere in area dove solo la classe di Davis ci permette di raccogliere qualche punto. B D escluso la nostre percentuali in area sono ridicole. Solo se torniamo a colpire da fuori con percentuali decenti, saremo in condizione di aprire l’area per i nostri lunghi
Su Long: usarlo come arma tattica, mordi e fuggi, questo era l’intento? Mi sembra che il progetto fosse sbagliato, perchè si aveva bisogno di un vice Pangos, o, per meglio dire, se quello era la “destinazione d’uso” di Long, alla squadra comunque mancava un vice Pangos, per me un errore in fase di progettazione dell’architettura
Long non mi sembra un giocatore all’altezza anche di quelle premesse, buono per LBA, non per EL, manca la materia prima qualitativa, sia come testa, che come tecnica di palleggio, oltre ad essere totalmente non difensore
Mi baso unicamente sulle dichiarazioni rilasciate da luglio ad oggi dai vari protagonisti. Mitrou Long, per quello che ho capito, è stato preso perchè in lui si sono viste caratteristiche che mancavano nel roster dello scorso anno. Bene, quali sono tali caratteristiche? Di sicuro non il playmaking “classico”, o il rappresentare l’uomo d’ordine, bensì il sapersi creare un tiro da solo che sia una tripla o una penetrazione al ferro e questo effettivamente ha dato il buon Naz in questa prima parte di stagione nel momento in cui è entrato dalla panchina al posto di Pangos. Poi ovvio che se fa 0/10 al tiro come ieri diventa dannoso oltre che inutile. Ma ieri non entrava dalla panchina, ieri era il titolare, e manca un paly “classico”, figura che però non poteva essere ricoperta nemmeno dal Grant che adesso si rimpiangerebbe.
In EL deve capire innanzitutto lui stesso cosa può dare e cosa no, gli occorre tempo. Criticarlo o bocciarlo adesso mi sembra non corretto.
Il problema dal mio punto di vista è soprattutto Pangos che è al di sotto dei suoi standard, situazione che porta a sperare riesca a fare qualcosa di più il suo cambio ossia Naz ma stiamo parlando appunto di un giocatore che a livello EL è tutto da conoscere. Naturalmente la situazione attuale, tra millemila infortuni e le sconfitte in serie, non aiuta ne staff ne giocatore.
Grazie Cap, hai scritto quello che pensavo ma mi hai evitato la fatica di farlo 🙂
I risultati negativi non spaventeranno mai chi ha vissuto personalmente pure l’onta della serie B se non vengono oltrepassati alcuni limiti invalicabili come il rispetto per la nostra gloriosa maglia per il nostro munifico patron ed ovviamente per tutti i sostenitori.
A Vitoria solo Davies,Alviti,Baldasso ed un appannato Hines si sono comportati da veri uomini pur nella cocente sconfitta e questo non e’ assolutamente tollerabile per chi ha l’ onere e l’onore di rappresentare i nostri gloriosi colori.A questo punto solo questo conta,onore e rispetto,poi se anche le perderemo tutte non sarà un problema ma solo se tutti in campo avranno dato veramente tutto.
Quella serie B ci riportò una squadra fortissima alla quale si unirono in pochi anni Mike,Toio,Sylvester,I fratelli Boselli,Vecchiato.Poi Gianelli,Kupec,Premier,Meneghin…uomini con le palle sempre!
Siamo raccapriccianti. Quest’anno va così, speriamo almeno nei prossimi mesi di ritrovare giocatori e che potremo giocarcela per lo scudetto, anche se difficile pensare che la depressione e lo scoramento di questi mesi non lasceranno un segno.
L’Eurolega è già quasi andata, non tanto per i punti che ci separano dalla zona play-off, ma piuttosto per l’atteggiamento in campo, bisogna migliorare per provare a giocarsi scudetto e perchè no coppa italia. Il trio Naz, Baldasso, Hall in regia non tiene nemmeno in eurocup. Se non si vinceva con Pangos, figuriamoci senza. L’Eurolega va usata per cercare di migliorare e vincere qualche partita e per trovare l’assetto per sfidare Bologna. Attendiamo febbraio con il rientro degli infortuni, per Messina a fine stagione si vedrà, come del resto per molti giocatori.
Senza Pangos, bisogna sperare in una crescita verticale nella gestione del pallone di Mitrou-Long (l’altro ieri poi è mancato anche il tiro). Pensato per essere uno scorer, ora si ritrova a fare anche quello che non è teoricamente destinato a fare.
In generale poi faccio fatica a ricordare una squadra con un rendimento così diametralmente opposto tra le due metà campo come quello di Milano. Solitamente le squadre in difficoltà sbandato sia in attacco che in difesa, qua invece hai una difesa che fa un ottimo lavoro e un attacco che rende vano questo lavoro.
1- parte
Senza un vero playmaker perdi con tutte e ribadisco che il vero problema della EA7 di questa stagione è quello. Pangos fuori fino a???? Il suo infortunio non è di facile risoluzione nonostante il comunicato stampa, quindi secondo me dovrebbero prendere un costruttore di gioco perchè se in difesa reggi, e ieri Baskonia non ha fatto i soliti 90/100 punti, in attacco siamo semplicemente vergognosi!!. Sembra che si siano ritrovati ieri per il raduno di inizio stagione
2 – parte
Mitrou-Long è una PG di rottura. Grande scorer che ama giocare a ritmo alto. Sulla carta era complementare a Pangos. Ora però è chiamato a fare anche altro. Non bene la sua prima senza Pangos. Mitrou-Long per ingaggio e ruolo nel roster dovrebbe avere una funzione simile a quella che aveva Bobby Dixon nel Fenerbache di Obradovic, entrare come uomo di rottura dalla panchina, mettere un paio di tiri e via
Se gli dai le chiavi in mano della squadra in Eurolega (scelta chiaramente obbligata al momento) è facile attendersi che i risultati siano questi, non alzerei troppo le aspettative.
3 – parte
Non ho alcuna aspettativa su di lui, dopo averlo inquadrato ad inizio stagione, difende non difende, palla in mano è una tragedia, il pane suo sono tiri estemporanei dalla lunga (che mette anche in striscia), ritmo intenso fino a non capirci più niente e ad andare fuori giri (e i compagni stanno a guardare); altro che rookie di EL, il suo livello è la LBA
Il fatto è che negli ultimi due anni il Chacho e Hines sono stati totalmente i leader della squadra. Anche l’anno scorso (e quello prima) c’erano vuoti offensivi, ma sapevi che se la palla la gestiva il Chacho qualcosa saltava fuori, quest’anno questa sensazione non si è mai avuta dopo l’infortunio di Shields, nemmeno con Pangos in campo. Con Vitoria l’Olimpia si è fatta sotto, ha recuperato il pallone decisivo, è andata in attacco, palla ad Hall, tiro/non tiro/vado dentro, stoppata di Costello, tripla in transizione, partita finita mentalmente.
Messina dice che non si vince senza guardie, cioè senza giocatori che creino vantaggio e si prendano responsabilità, però lui ha preso Luwawu che comunque è un altro profilo. I giocatori sono entrati in una buca da cui sarà difficile venirne fuori, se non con pazienza e tanto lavoro duro in allenamento, questa l’unica strada per riuscirci, l’annata é così, dobbiamo avere pazienza, e poi a fine stagione si faranno le riflessioni del caso. Premesso che qualunque altro allenatore al suo posto sarebbe stato esonerato in questa situazione, anche io ho qualche dubbio sull’ipotesi di cambiare adesso.
Sicuramente potrebbe dare una scossa all’ambiente (ho l’impressione che Messina stesso sia caduto in una depressione emotiva che trasmette a sua volta alla squadra) ma arriverebbe in una squadra ultima in classifica, non costruita da lui e con troppi giocatori fuori. Prendere Laso (per fare un esempio) adesso rischierebbe di essere un modo per bruciarlo. Piuttosto se Messina vuole farsi da parte prenderei un traghettatore con l’unico compito di provarci in Italia e poi resettare la prossima estate.
– fine