Olimpia Milano-Efes, 5 domande 5 | E’ il tempo di fare quadrato. Niente giudizi, andate al Forum

Olimpia Milano-Efes, domani in campo alle ore 20.30 al Mediolanum Forum d’Assago, e per ROM torna il momento delle 5 domande 5

Olimpia Milano-Efes, domani in campo alle ore 20.30 al Mediolanum Forum d’Assago, e per ROM torna il momento delle 5 domande 5.

Trieste non ha fugato molti dubbi, visto che l’avversario è limitato, e con i problemi fisici di Spencer e Campogrande. Ma certamente i 31 punti in 8’ aiutano.

«Aiutano sì, perché nel secondo quarto, parafrasando il “proliano”, la squadra era caduta in una buca con un passaggio terribile. Legata alle percentuali, disattenta in difesa, travolta da Bartley. Ma si è risollevata, guidata dal leader emozionale Naz Mitrou-Long, che in fondo ha girato il match da solo, seguito poi dagli altri».

Arriva l’Efes, che non pare al massimo della condizione.

«E’ l’avversario peggiore possibile, se vogliamo. Intanto ha battuto il Barcellona, mandando alle “cozze” Sarunas Jasikevicius. E poi è una squadra sorniona guidata da un coach sornione. Questi ballano nelle difficoltà altrui. E Micic guarda sempre negli occhi il nemico impaurito. Ovvio, non sono nel loro periodo migliore, anche un anno fa hanno navigato a vista nei primi mesi. Quindi, se sei aggressivo, potrebbero anche perdersi nei loro ricami».

Ataman si è lamentato dello scarso apporto dei giocatori turchi. E’ davvero un problema?

«Rispetto alle rivali di questi anni, l’Efes ha sempre avuto un roster più ridotto. Credo abbia due dei tre, o quattro, giocatori più pagati d’Europa, quindi la scelta è voluta. Senza Larkin la realtà dice che i giocatori sopra i 10’ di media sono comunque 10, ma Clyburn e Micic viaggiano dai 35’ in su in otto gare. Numeri alla Mike James dell’era Pianigiani: Milano, per intenderci, non ha nessuno a 30’. Ma nelle ultime tre gare ha inserito Isaiah Taylor in regia. Diciamo che, più che i turchi, sta deludendo Polonara, e Balbay ha avuto qualche problemino».

E arriviamo alle chiavi del match.

«L’Efes segna 14 punti in più di Milano. E’ il quinto miglior attacco contro il diciottesimo. E ne concede 10 in più. Indubbiamente con TLC la tenuta difensiva sarà ancora maggiore, e Hines può mandare in grossa difficoltà Zizic, che a quel punto si perderebbe anche dietro. Però serve alzare la produzione in attacco e reggere a rimbalzo, dove le squadre hanno dati analoghi. Numero curioso: come detto l’Efes segna molto di più, ma con gli stessi assist dell’Olimpia. Significa molti uno contro uno, quelli che a volte l’Olimpia fatica a tenere. Gara che si deciderà sulle giocate individuali».

Per l’Olimpia, sino ad oggi, è stato soprattutto un problema di testa.

«Sì, e forse anche di ricerca di un gioco in post basso cui nessuno pare crederci particolarmente. E’ per questo che oggi serve fare quadrato, sostenere la squadra, e non perdersi in giudizi. Lo abbiamo già detto: Ettore Messina quest’estate non si è “inventato” nulla. Non ci sono i Daniels, o gli Hall, o i Grant. Qui c’è solo gente che conosce l’EuroLeague e vi ha già lasciato il segno. Nessuno forse è in parabola ascendente, dei nuovi, ma di discendente c’è poco. C’è stato disordine, tra assenze iniziali e infortuni, e probabilmente qualche atteso “trascinatore” si è rivelato più un “trascinato”. Al momento, si vada dietro al genio di Naz Mitrou-Long, e alla presenza di Nicolò Melli. Il capitano, in queste due gare, darà tutto. Lo faccia anche il pubblico».

2 thoughts on “Olimpia Milano-Efes, 5 domande 5 | E’ il tempo di fare quadrato. Niente giudizi, andate al Forum

  1. Pangos (non me lo aspettavo ma sarà credo dovuto alle condizioni atletiche e al rientro forzatamente affrettato) da quando si è iniziato a giocare è sempre in difficoltà, fino a sembrare approssimativo nel palleggio e nel controllo del pallone. Credo che queste difficoltà si riflettano poi nel fatto che tutto il giro palla perde sicurezza e tempi di esecuzione, mandando i giocatori ad eseguire sempre in emergenza quello che normalmente fanno con più sicurezza. Mitrou Long è meno creatore di gioco, ma più esplosivo, quindi risolve qualche problema, al momento, ma credo che tutto passi dalla condizione fisico/atletica di Pangos, che non è un colosso, ma se sta bene mi sembra abbia già dimostrato di avere doti che gli consentono di essere incisivo e di creare gioco per gli altri.

  2. Non ho davvero idea di come potremo fermare Micic e soprattutto Clyburn. Plaiss ci ha sempre fatto male e col suo tiro da fuori è pericoloso.
    Secondo me non basterà una buona difesa: la si porta a casa segnando 75-80 punti. Cosa difficile, per noi

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