Non può che essere Gianmarco Pozzecco l’uomo di Sassari vs Olimpia Milano di domani pomeriggi. Ecco alcune delle dichiarazioni dell’assistente di Ettore Messina a La Nuova.
SU ETTORE MESSINA
«Ettore è mentalità vincente, etica del lavoro e cultura della vittoria. Siamo consapevoli del fatto di essere competitivi su tutti i fronti, ed è quello che un allenatore deve mettere in piedi. La sua mentalità è unica, è tra i pochi sportivi che abbia conosciuti che abbiano quasi un’ossessione rispetto alla vittoria, e stando vicino a lui non puoi che rispettarla. Con Ettore all’inizio avevo un rapporto ovviamente non paragonabile a quello che ho con Veljko (Mrsic, ndr), ma ora sento di volergli bene come persona: non so se sia stato un processo lungo o corto, di certo c’è voluto del tempo, ma il rapporto è cresciuto anche di pari passo con la crescita della fiducia che lui ha in me. Credo di averlo convinto di essere affidabile. Qualcuno sorride perché a volte sono io a calmare lui? Io sono focoso quanto lui, ma stare composto fa parte del mio ruolo. Quando lo vedo agitato mi dispiace, lo vorrei vedere contento e cerco di fargli vedere sempre il bicchiere mezzo pieno. E per noi, onestamente, in questa stagione il bicchiere è molto pieno».
SU SASSARI E SARDARA
«Non vedo l’ora di abbracciare i “miei” ragazzi, questa è la prima cosa. Ma sarò felicissimo di salutare le tante persone che mi hanno consentito di vivere bene, di stare bene. Anche Stefano Sardara? Sì, anche lui, perché mi ha dato un’opportunità e questo resta. Quando mi ha chiamato ero davvero un pensionato in pantofole davanti alla tv. Ci siamo già rivisti e l’ho salutato, lo sport è fatto di cerchi che si chiudono e di storie che finiscono, anche bruscamente, ma abbiamo il dovere di preservare quanto di bello abbiamo vissuto insieme».