Messina: Grande sforzo nel quarto periodo, complimenti ai ragazzi

La conferenza stampa del coach biancorosso, dopo la quinta vittoria consecutiva in Eurolega

Così Ettore Messina ha commentato il successo contro l’Olympiacos, il quinto consecutivo in Eurolega: “Una partita molto difficile. Penso per la maggior parte della partita abbiamo difeso bene e mosso bene la palla in attacco, con 19 assist e 7 palle perse, ma ci siamo complicati la vita con la difesa nel terzo quarto, soprattutto sui loro tiratori. Forse pensavamo tirassero come nel primo tempo, ma sono grandi tiratori. Siamo diventati un po’ nervosi, abbiamo affrettato qualche tiro, ma nel quarto periodo abbiamo fatto un grande sforzo, la difesa è cresciuta nuovamente, abbiamo preso rimbalzi e tirato liberi importanti. Alla fine abbiamo anche pareggiato la differenza canestri“.  

La situazione fisica della squadra: “Voglio congratularmi ancora una volta con i ragazzi, con Vlado e Michael che erano nelle rotazioni ma sono ancora indietro, probabilmente giovedì ci daranno qualcosa in più. Vedremo se potrà tornare Shavon, mentre per Brooks servirà ancora un po’“.

Togliere il post basso a Printezis una chiave di questa partita? “Una cosa importante, Printezis è un giocatore importante e può incidere, come aveva fatto all’andata“. 

4 thoughts on “Messina: Grande sforzo nel quarto periodo, complimenti ai ragazzi

  1. Questa Olimpia sta acquisendo la durezza mentale delle grandissime squadre. Non si scompone mai, allunga, viene ripresa e riallunga senza mai dare l’impressione di cedere. Compatta, determinata, non si spaventa quando vede molte triple libere sparate sul ferro, non si scompone quando concede troppi rimbalzi agli avversari, abbassa il culo in difesa, lotta e alla fine ottiene una vittoria che ci porta al terzo posto di EL. Tutto con Shields out e Micov e Roll rientranti da infortuni. Ecco perchè vincere le partite che non serve vincere è fondamentale, solo così si costruisce una squadra tosta dal carattere indomito. Un grazie al nostro coach che lavora per questa mentalità dal primo giorno del suo arrivo, perchè saranno le capacità morali e caratteriali a portarci in alto.

  2. Complimenti ai ragazzi davvero, e complimenti anche alla panchina, siamo terzi con 14 vittorie, e non abbiamo rubato niente a nessuno – anzi se fosse entrato un misero tiro libero finale contro CSKA, avremmo vinto anche quella.
    Abbiamo giocato senza Shields, una delle punte migliori del nostro attacco e gran difensore, senza Brooks, con Micov e Roll appena rientrati, stiamo giocando con assenze importanti da ben più di un mese, eppure troviamo sempre il modo di vincerla.
    Siamo forti, oh, se siamo forti!

    Di stasera guarda una cosa sola, per capire quanto siamo forti: che la partita l’abbiamo vinta con gli esterni, perché i greci fisicamente sono molti forti dall’ala piccola in poi, e hanno chiuso LeDay molto bene, 6 punti per lui, come fanno sempre, Hines 6 punti, Tarczewski 5.
    Datome 12, ma giocando soprattutto da ala piccola, e ha l’esperienza la maturità e il talento per non farsi sopraffare da avversari fisicamente più forti di lui.
    Tutto il resto, il grande resto, il resto della vittoria è venuto dagli esterni, dal loro gioco, dal loro talento.

    Guarda una cosa sola dicevo: guarda come a forza di dominare con gli esterni, l’area Olympiacos si deve aprire, allora Hines può ricevere e smistare in angolo – ed è una sfortuna che stasera il Chacho da lì proprio non riuscisse a metterla, se no finiva in ventello e senza patemi.
    Guarda una cosa sola, dicevo, e finalmente la dico: lo stesso che Hines fa di solito, lo smistamento, stasera l’ha fatto anche Tarczewski, l’hai visto no, nel primo quarto, riceve in post alto e smista per la tripla di Datome (mi pare fosse Datome).
    Allora capisci che non è un caso, allora capisci che Hines è un genio, ma gioca anche dentro un sistema che permette a un Kaleb che è un grande, ma non è un genio, di fare alcune delle sue cose!
    Da lì capisci quanto siamo forti e perché, e capisci perché da un mese giochiamo senza il nostro miglior giocatore, uno dei forse, ma siamo lì, giochiamo senza tre giocatori ma vinciamo lo stesso, perché tutti possono fare tante cose, e possono farle al posto di chi manca.

    Vuoi sapere com’era difficile giocare stasera? Sia il Chacho che Delaney tre palle perse a testa.
    Ho appena detto che la partita l’hanno vinta gli esterni, e ora dico che era difficile?
    Certo, non vedo la contraddizione. Era difficile, ma noi abbiamo giocatori straordinari.

    E se Punter parla da solo per quanto è stato scintillante, nei suoi 27 punti, è difficile forse vedere come Delaney tenga in piedi il tessuto della squadra, segni personalmente, 16 punti di cui la tripla decisiva, ma soprattutto crei gli spazi per tutti con le sue incredibili letture del gioco d’attacco – 11 tiri liberi tirati, vuol dire 7 falli subiti, vuol dire creare scompiglio in area, vuol dire creare vantaggi per gli altri.
    È un grandissimo, ma non è facile da valutare, occorre sapere guardare il basket.
    Vuoi che dica di più?
    Ok: è un grandissimo, ma non è costante, ha dei cali di tensione, ha bisogno di distaccarsi dalla partita, e lo fa quando gli serve, è come un apparato di sicurezza che gl’impedisce di arrostire il meraviglioso cervello cestistico che ha.
    Mi spingo a ipotizzare, non ne sono sicuro, non ho i dati, non ho controllato se fosse in campo, mi spingo a ipotizzare che i ritorni che Milano subisce, la maggior parte dei quali perché smette di segnare, i ritorni che Milano subisce dipendono da quei suoi stacchi, dagli ovverides di Delaney.
    I conti però alla fine tornano sempre a favore della sua squadra – quindi dobbiamo fidarci della sua gestione delle sue qualità. Perché questa è la sua squadra, senza se e senza ma.

    E Moraschini giocatore di EL? Moraschini giocatore di EL! Ne sono veramente felice, l’ho visto da quando giocava juniores con Bologna e dominava nello scudetto U18 o U19 non ricordo esattamente, lo vedo oggi giocatore di EL per Milano.
    Complimenti!
    Ed è rimasto curioso e appassionato e con la voglia d’imparare: hai visto nello stacchetto televisivo come si faceva spiegare da Hines?

    Messina e la stretta di mano non hanno fortuna di recente. L’arbitro è andato via negandogliela sfacciatamente.
    È successo qualcosa, è chiaro, perché Messina s’è rivolto verso qualcuno in campo e ha detto a gesti, chiarissimi: va bene, ho capito, ma neanche una stretta di mano?

    Grande grande partita, grande grande squadra, forza Olimpia!

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