Olimpia Milano Speciale Mercato | Nicolò Melli, il sogno collettivo

Olimpia Milano Speciale Mercato, che chiude oggi l’analisi completa del panorama italiani. E arriviamo al nome più altisonante: Nicolò Melli

Torna d’attualità il nome di Nicolò Melli in casa Olimpia Milano. Attualmente il giocatore ricordiamo che sta chiudendo la stagione con i Dallas Mavericks, nei playoff ha raccolto 7.5′ di media in due partite.

Torna «Olimpia Milano Speciale Mercato» che definisce l’analisi completa del panorama italiani. E arriviamo al nome più altisonante: Nicolò Melli.

Questa eterna dannazione del tifo milanese vive la sua seconda stagione NBA. E allora, raccontiamo la sua storia, e le sue prospettive. 

Olimpia Milano Speciale Mercato | Nicolò Melli e l’Olimpia Milano

Nato il 26 gennaio 1991 in quel di Reggio Emilia, arriva in Olimpia Milano dopo la terza stagione proficua in Legadue con la Trenkwalder Reggio Emilia, chiusa a 10.7 punti e 7.1 rimbalzi di media.

205 centimetri, è un’ala forte di peso e fisicità, che a 19 anni è pronta per il grande salto in Serie A. Firma un quadriennale, assaggia l’EuroLeague, nel febbraio 2011 passa per Pesaro prima di tornare stabilmente all’ovile.

Nel 2011-2012 dimostra di poter stare già in campo in Europa, nei dodici mesi successivi cala, travolto anche lui dal disastro della seconda annata della gestione-Scariolo.

Nel 2013-2014, nel suo ultimo anno di contratto, cambia tutto. Arriva da Siena Luca Banchi, che pone il “parco italiani” come base di partenza del suo nuovo progetto. Alessandro Gentile diventa capitano, Nicolò Melli entra nel quintetto titolare.

«Era il generale della difesa» il ricordo del coach toscano, che è incoronazione reale, soprattutto in una squadra che annovera tra i suoi nomi quello del “segugio” David Moss, oltre a Bruno Cerella.

A stagione in corso si inizia a parlare di rinnovo, ma Nicolò Melli è irremovibile: «Questa annata chiude un ciclo, il primo, della mia carriera professionistica. Arriviamo in fondo, poi tireremo le somme». La sensazione è che il giocatore voglia comprendere il suo reale “status” nel progetto Olimpia. Ci torneremo.

L’Olimpia vola in EuroLeague, l’ex Reggio impressiona, e dopo i leggendari playoff con Siena arriva il tanto agognato scudetto. Negli spogliatoi, nessuno piange quanto il biondo numero 9: «Ce l’abbiamo fatta, ce l’abbiamo fatta» la frase che le videocamere di Olimpia Milano TV catturano di sfuggita.

Poche settimane dopo il tricolore, nel mese di luglio, l’annuncio del rinnovo: annuale. Covano i primi concreti malumori. Alessandro Gentile è stato scelto in NBA, Daniel Hackett rischia squalifica e taglio, nessuno pare pensare a Nicolò, che evidentemente prende una decisione chiara: capitalizzare lo scudetto, cercare di dar seguito all’ottima annata di EuroLeague, e rivalutare la situazione nel 2015.

Probabilmente, nella testa del giocatore, prende anche corpo la sensazione di “essersi accontentato” della sua comfort zone. E in campo, la comfort zone, tanto confortevole, in realtà, non è. La squadra perde su ogni fronte, il simbolo del tutto è “l’uscita” su Dyson poco meno di 12 mesi dopo quella su Haynes.

Allora fu infrazione di campo e tripudio del Forum, in questo caso la netta gomitata della guardia di Sassari diventa fallo difensivo che introduce il “fatal rimbalzo” di Rakeem Sanders. Fine della corsa per l’Olimpia, fine della corsa per Nicolò in biancorosso.

Le storie, in questo caso, sono molteplici. Jasmin Repesa spera nella conferma del classe 1991 e nella firma di Gigi Datome di rientro dall’NBA. Livio Proli consegna carta bianca al coach croato, e in colloqui privati dirà poi: «Evidentemente non ha saputo essere abbastanza convincente».

A prescindere dai fatti, resta il contrasto che porta all’addio. Nicolò Melli ritiene che sia arrivato il momento del grande salto nelle gerarchie. Il club è concentrato sulla trattativa di rinnovo con Alessandro Gentile.

In un ipotetico colloquio, una parte dice «Sì, ci sei anche tu, ma siamo noi che abbiamo puntato su di te a 19 anni», l’altra: «Ho risposto alla vostra fiducia con le prestazioni, ora siete pronti a puntare su di me come giocatore di riferimento?».

Evidentemente l’Olimpia Milano dice no, visto che sul tavolo ci sarebbe un’altra proposta annuale. Mentre, in Germania, c’è qualcuno pronto a dire sì.

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30 thoughts on “Olimpia Milano Speciale Mercato | Nicolò Melli, il sogno collettivo

  1. Tristi ricordi questo articolo. La storia purtroppo non si può cambiare e gli errori della precedente gestione pure, come dimostrano i diversi percorsi di carriera di Melli e Gentile. Oggi non sarebbe mai successo.
    Detto questo ieri non ho resistito oltre 10 minuti a guardare l’NBA. E in quella pena Niccolò ha giocato 9 minuti con 1 punto. L’esperienza l’hai fatta meglio che torni a divertirti, i soldi per accontentarti ci saranno.

    1. Nell’ ultimo mese è ulteriormente scomparso dalle rotazioni. La mannaia Van Gundy pare essere calata anche su Nick. Vedremo a luglio

  2. Noi crediamo in lui, può fare la differenza. Ha la testa e le capacità per state in Europa da protagonista

  3. Gentile e Melli ? Trinchieri (allora suo allenatore e mentore) disse chiaramente altre cose poi Melli naturalmente alleggerì molto la cosa quasi smentendola (cosa doveva dire..)..
    Gentile, per un’anno buono ci procurò guai a catinelle.

  4. Il ritorno di Melli sarebbe un sogno dal valore simbolico e cestistico enorme.
    Ovvio per me, figurati per la nostra società.
    Sono sicuro che faranno carte false per convincerlo. Ma serve una stagione solida quest’anno, da cui partire per la prossima di Vera affermazione europea.

  5. Melli, a dispetto di quello che leggo, non mi è mai sembrato un giocatore”consistente”, non l’ho mai rimpianto al pari del fenomeno ex capitano! Gentile. Non fremo dalla voglia di rivederli in canottina biancorossa….tutt’altro: ma….nomi nuovi?

    1. Nomi nuovi? Lo affrontiamo tra pochi giorni: Achille Polonara, il cui nome, non a scaldare la panchina ai Pelicans, ma in EL lo conoscono tutti

  6. A tal proposito faccio due nomi a me prima sconosciuti che mi hanno impressionato: De Angelo Harrison di Brindisi e Burnell di Sassari, a dimostrazione che si può fare mercato di alto livello senza attingere ai soliti “noti”. certo bisogna essere in possesso di capacità e conoscenza, insomma di scouting

  7. Melli è senz’altro il miglior giocatore italiano dei nostri giorni e il più consistente! Io lo prenderei subito, ma soprattutto non l’avrei MAI lasciato partire…

  8. Solo con un gruppo di italiani di alto livello si può ambire a una vera dimensione europea .Noi abbiamo solo datome e ,se ritorna ai suoi livelli, brooks.
    Purtroppo gli italiani forti giocano quasi tutti da 4 , ci vorrebbe un play,e qui c’è solo hackett, e un centro di valore, e qui è nebbia fitta…

  9. Domani affronteremo la principale rivale scudetto con un centro alto 1.98 , direi che qualcosa a livello di costruzione di roster è andato storto…

  10. Guardando le altezze dei giocatori che domani affronteranno la virtus direi che questa è la vera banda bassotti, altro che quella ai tempi del Billy…

  11. il ritorno di Melli (siamo a Fantasyland) sarebbe la ciliegina sulla torta di una squadra che sta lentamente assumendo status da protagonista in EL. Nicolò è un grande giocatore e le sue caratteristiche difensive, accoppiate a testa e QI cestistico d’alto livello ne farebbero il 4 perfetto per Messina.

  12. Domani contro la virtus avremo un centro di 1.98, secondo me qualcosa non ha funzionato

  13. A Milano serve un pivot di valore europeo. Dopo può arrivare Melli. E per il prossimo anno bisogna ringiovanire la squadra.

  14. A rileggere alcuni commenti mi viene il magone. Tre mesi dopo i fatti hanno smentito le Cassandra. Melli un’addizione portentosa, Con lui e Vesely in squadra saremmo il numero 1

    1. Si, ma ti riferisci al rendimento della squadra, che non ammette critiche, non certo per Melli che ha scaldato la panca ai Pelicans per 3 mesi

      1. Come scritto chiaramente nell’articolo qui sopra il suo coach non crede in lui, non vuole dire che non vale

      2. Io non voglio dire che non vale, certo 3 mesi di panca sono un fatto che non smentisce nulla ( la mia opinione sul giocatore che non è eccelsa come la tua da quanto ho capito)

  15. Prenderei anche un terzo play di valore europeo, giusto per stare sul sicuro. Certo i soldi non sono miei ma per vincere l’eurolega…..

    1. Secondo alcuni, Melli potrebbe essere già vecchietto! Scherzi a parte, è un giocatore completo che ti sa dare solidità dietro e punti e assist in attacco. Sacrificherei Brooks per un suo ritorno.
      E comunque state tranquilli: un pivottone arriverà. magari non Vesely o un top ma uno grosso e alto.

      1. Se non è un top, ma è solo grosso e alto di do una notizia: ce l’abbiamo già e si chiama Kaleb

  16. Vesely e Melli senza discussione.
    E si vola.

    Ps prego guardare gli ultimi 5 minuti della finale scudetto 2014 per capire chi è Melli.
    Su Vezeley spero non ci sia bisogno di nessuna testimonianza…

    1. Beato chi non viene mai insinuato dal dubbio, invidio le tue certezze.

      Io, per esempio, mi ricordo l’anno dopo, l’ultimo suo anno a Milano……rendimento in picchiata, giocava bene le partite all’inizio, per poi calare calare calare, ogniuno ha i suoi ricordi, poi magari mi sbaglio, arriva ed è un crack

  17. @fab mi sembra curioso citare l’anno di Melli a Milano post scudetto (che ha avuto molte particolarità non solo per lui ma anche per altri giocatori poi tornati a brillare fuori da quel contesto) e dimenticare il resto della sua carriera a Bamberg e soprattutto al Fener.

    Però ti lascio alle tue “certezze”. Le mie su Melli e Vezely si basano su dati piuttosto oggettivi e condivisi…

  18. Lo spero con tutto il cuore che Nik torni da noi…perchè sarebbe un doppio upgrade per noi… migliorerebbe sia il roster che il parco italiani. Lo spero sia da tifoso Olimpia…sia da suo tifoso…è un mondo particolare la Nba…chiedere al suo amico Gigi. A proposito del nostro “barbone”…dovesse decidere di tornare in Europa…speriamo possa esser d’aiuto la loro grande amicizia per far scegliere noi alle altre offerte che riceverà…sia dai grandi club europei…ma soprattutto dalle V nere. Riportiamolo a Milano e migliorando l’attuale roster con lui e pochi altri…diventeremo da Final 4

  19. Concordo sulla necessità di fare buone prese anche al di fuori dei soliti noti, non solo per budget ma anche per stuzzicare la fame di vittoria dei giocatori “emergenti”. Piccolo problema: italiani di livello sono pochi e in genere felicemente accasati a Sassari, Venezia, Mosca o NBA. Con Melli e Vezely saremmo assolutamente da F4, non credo che sia sufficiente che lo diciamo noi però. Avranno entrambi offerte importanti e il nostro roster è già abbastanza costoso.

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