La seconda gara dei quarti in programma giovedì alle 21 vedrà sfidarsi A|X Armani Exchange Milano e Segafredo Virtus Bologna.
“Il fascino di questa Coppa Italia – ha affermato il coach di Milano Simone Pianigiani – è che va vissuta tutta d’un fiato, è uno shock di adrenalina in mezzo alla stagione. E’problematico prevedere qualcosa, già nelle mie esperienze passate la difficoltà era elevata ma si riusciva a programmare meglio, oggi arriviamo in un momento della stagione in cui molte squadre hanno alle spalle un numero impressionante di partite e devi cogliere l’attimo. L’ultima edizione è più che mai indicativa, ha vinto una squadra in cui i due migliori giocatori erano arrivati da quattro giorni. Poi ci sono giocatori e le loro motivazioni, noi abbiamo un po’di reduci dallo scorso anno e mi auguro che l’esperienza faccia tenere loro le antenne dritte, anche perché da qui alla fine saranno tutte finali. Giocheremo contro Bologna e sono certo che Sacripanti cercherà di tirare fuori delle motivazioni dalla sconfitta del campionato.”
Fonte: Legabasket
Non ho visto la partita di ieri ma il risultato parla da solo. Leggendo il resoconto del match rilevo che a Milano e’ bastato praticamente il primo quarto per (stra) vincere. Questo mi porta a due considerazioni. 1- Milano e’ troppo superiore a tutte le squadre del campionato. 2- contro squadre di bassa classifica ci e’ sufficiente giocare una manciata di minuti per dominare, anche se in campo non vanno i migliori o se si gioca con quintetti anomali/inediti. In vista delle final eight, dunque, credo che l’approccio alle gare diventi fondamentale perche’ partire con il piede giusto toglie agli avversari ogni velleita’. E proprio la consapevolezza nei propri mezzi diventa il fattore di rischio piu’ preoccupante perche’ sapere di poter giocare non al massimo e di poter vincere ugualmente puo’ portare a giocare con sufficienza. E cio’ e’ pericoloso. Vedere la figuraccia con Cantu’ dello scorso anno.
Rientrera’ Nedovic ed anche Tarczewsky. Difficile che si rinunci a James, Micov e Nunnally. Brooks e Kuzminskas sono quasi inamovibili. Direi che se il Cincia recupera dall’influenza vedranno poco il campo (e la panchina) Bertans e Jerrels.
Certo e’ che la coppa Italia, fatta di “gare secche” in cui tutto puo’ succedere, ha sempre il suo fascino.