Capecchi, presidente di OriOra Pistoia: Vogliamo che vengano rispetta le regole

Il sito pistoiasport.com raccoglie le parole del presidente di Pistoia e parla di ombre sul campionato in caso di accoglimento del ricorso di Olimpia Milano

Massimo Capecchi, presidente di OriOra Pistoia, attende con fiducia il pronunciamento della Corte d’Appello Federale in merito al reclamo di Olimpia Milano: «Abbiamo completa fiducia nell’operato della giustizia sportiva. Vogliamo semplicemente che siano tutelati i nostri diritti e che vengano rispettate le regole».

Le parole del numero uno del club toscano sono state raccolte dal sito pistoiasport.com.

Nello stesso articolo, il portale si esprime così: «L’auspicio è che tutto questa avvenga. Non solo alla luce dell’importanza che i due punti contro Milano ricoprono in ottica salvezza per Pistoia, ma soprattutto per non far cadere ulteriori ombre su un campionato che troppo spesso ha viaggiato in questa stagione ai limiti della conformità di giudizio».

6 thoughts on “Capecchi, presidente di OriOra Pistoia: Vogliamo che vengano rispetta le regole

  1. La FIP è già adesso molto lontana dall’essere al servizio di Milano, su questa vicenda.

    Al contrario si è mostrata al disservizio di Milano, in quanto garante dello svolgimento regolare delle partite, garanzia che non ha esercitato, sulla base di un’informazione che solo lei, la FIP, possedeva.
    Al giocatore infatti la squalifica è stata comunicata a un indirizzo per lui inesistente, ovvero non è stata comunicata.

    L’irregolarità di cui stiamo parlando, è quindi tutta a carico del garante, secondo me, ovvero la FIP, e Milano, che sul campo ha vinto la partita, è vittima di un garante che avrebbe dovuto far giocare la partita in condizioni diverse, ovvero senza un giocatore squalificato.

    Anche se capisco l’antipatia che può suscitare la forza sproporzionata di Milano, quel sentimento non dovrebbe compromettere la serietà dei giudizi su episodi sfortunati e complessi come la partita Pistoia Milano.

    Come faccio a sapere che il mio giocatore è squalificato, se non lo sa nemmeno il giocatore?
    E come faccio a sapere che il mio giocatore è squalificato, se non lo sa nemmeno il tavolo, ovvero il garante della regolarità della partita?
    E come faccio a sapere che il mio giocatore è squalificato, se non lo sa nemmeno il danneggiato, ovvero la squadra avversaria?
    E perché l’arbitro è tenuto a farmi rimboccare la maglietta, ma non a permettere l’ingresso in campo solo ai giocatori autorizzati?
    Eccetera.

    L’errore della FIP è piuttosto grossolano e piuttosto lampante.
    Se lo riconoscessero, come purtroppo credo sia improbabile, restituendo a Milano la partita e al campionato la sua regolarità, sarebbe soltanto un passo avanti nella garanzia per tutto il movimento: un controllore che ammette di essere il controllore e di avere sbagliato.

    Perché il punto è questo, secondo me: se ammettono di avere sbagliato, e quindi restituiscono la partita a Milano, AFFFERMANO di essere il garante del campionato.
    Se invece scaricano la colpa su Milano, loro che ci stanno a fare?

    Altro che al servizio di Milano, danneggiata da questo episodio quasi quanto le squadre per cui due punti potrebbero essere fondamentali, due punti di cui francamente Milano non sa che farsene…

  2. E se lo sapeva, come mai il reclamo è stato depositato il giorno dopo e non entro la mezz’ora prevista?

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