Le pagelle di ROM – Gudaitis è il secondo miglior centro d’Europa, Nedovic un fenomeno assoluto

James 6 – Parte con 4 palle perse in un attimo, non vede il canestro, ma a fine primo tempo ha già cinque assist. Chiude con 12 punti, 2/13 al tiro è vero, ma anche 7/7 dalla lunetta e 8 assist. Oltre alla tripla che piega le gambe del Panathinaikos. Esistenziale.

Micov 6 – Lo 0/3 dalla lunetta grida vendetta, e piega una gara da numeri dignitosi, come i 10 punti e i 5 rimbalzi.

Gudaitis 8 – 20 punti, 8 rimbalzi, 6 falli subiti, 4/4 dalla lunetta in un momento fondamentale del quarto quarto. Meglio di lui, in Europa, solo Jan Vesely.

Bertans sv – Resta ai margini con 11’ e un 1/1 dall’arco.

Tarczewski 5.5 – La difficoltà prosegue. 15’ di incertezza, ingannati dai 5 punti con 1/1 da 2 e i 4 rimbalzi. Trema in un pitturato contro i lunghi confusionari del Pana.

Nedovic 8 – Di una bellezza totale la sua difesa su Keith Langford ad inizio secondo quarto, fondamentale per dare il segnale del 14-0 decisivo. Di una freddezza devastante il suo 2/3 dall’arco con 6 assist. Giustamente tutelato nel finale.

Kuzminskas 6.5 – Consistenza inattesa. 14’ importanti con 9 punti e 3/4 al tiro.

Brooks 6.5 – Segna un canestro fondamentale dopo una dieta di 3’ nel quarto quarto. Anche 6 rimbalzi e tante palle sporcate.

Jerrells 7 – Killer silenzioso. Ripone l’asciugamano ed estrae finalmente la pistola: 15 punti con 6/11 al tiro. Non c’è gestione, ma ferisce.

Coach Pianigiani 6.5 – Storica vittoria all’Oaka in uno spartito che non cambia. Il pregio resta sempre lo stesso: cavalcare il cavallo delle certezze senza temere disarcionamenti. Ma queste certezze possono portare da qualche parte?

16 thoughts on “Le pagelle di ROM – Gudaitis è il secondo miglior centro d’Europa, Nedovic un fenomeno assoluto

  1. Concordo, un 1/2 punto in più a Pianigiani lo avrei dato (per incoraggiamento)

  2. Guardiamo lositivo” e’ stata vittoria! Importante per la classifica e per il morale. Il Pana attraversa un periodo difficile ma vincere qui non e’ facile per nessuno.
    Resta un rebus la distribuzione dei minuti. E’ come se il coach avesse solo sei / sette uomini di cui si fida e gli altri sono considerati incapaci di stare a questo livello. Giusta allora la domanda: fin dove si puo’ arrivare in questo modo?

  3. Insomma, siamo 7/7!
    Onestamente, chi se lo sarebbe aspettato a inizio stagione?
    È un ottimo risultato, e ci tiene in corsa – e francamente abbiamo subito difficoltà enormi, come la perdita di una delle nostre star per due mesi…

    Di buono invece abbiamo visto un sacco di cose, la “garra” una tra tutte, in quasi tutte le partite (tranne due, purtroppo, Canaria e Bayern, ma ci sta, anche se fa molto male).
    Ha ragione Pianigiani, secondo me, quando dice che siamo qui per costruire qualcosa, aldilà dei risultati del momento.
    Intanto c’è la mentalità e non è poco.
    C’è la voglia di vincere sempre. E non è poco!
    Il resto verrà. Io spero e credo quest’anno, ma se continuiamo così, mi va bene anche doverne aspettare un altro.

    Gudaitis, per esempio, non era così quando è arrivato da noi. È un dato di fatto.
    È cresciuto parecchio con noi. Sono segnali.

    Non era evidente che James e Nedovic facessero subito la coppia che fanno.
    Sono conquiste che vanno riconosciute all’allenatore.

    Il ritornello dei Burns e Della Valle in rotazione avrebbe anche un po’ stufato.
    Ma li avete visti in campo?
    Non so, a che servono?
    Gli altri sono spremuti? Mah, chi l’ha detto? LeBron e Kobe sono stati in campo per 38 minuti per 14 anni, viaggiando per gli immensi USA, e non mi sono sembrati spremuti.

    Pianigiani è così, e i fatti gli danno
    ragione.
    Non solo per i risultati, ma per la mentalità.
    Ma vi ricordate come perdevamo in EL?
    Ora siamo lì, a giocarcela, e con un Nedovic in più per il ritorno.
    Bene così.

    Usa solo 7 giocatori?
    Sono i soli che ha a livello di F8, non c’è dubbio.
    Ha insistito troppo su Jerrells?
    Lo conosce e si fida, e stasera ad Atene ha avuto un segnale molto concreto è molto importante.
    Obradovic fa più rotazioni e vince?
    Beato lui.
    Noi non siamo il Fener.
    È la mentalità non si costruisce con le rotazioni obbligate.
    Per favore.

    (palmasco)

    1. La positività è un ingrediente sconosciuto a Milano, quindi ti ringrazio. Il salto di qualità è netto, ma l’EuroLeague non è l’Nba, anche se certo i viaggi sono meno lunghi, ma non su voli privati. Detto questo, Burns e Adv non sono fenomeni (ma lo era Amaize del Bayern?) tuttavia il coinvolgimento di tutti è fondamentale. Giocare in 7/8 a dicembre può essere letale per tante cose: fisico, spogliatoio

  4. oggi a 2:41, punteggio + 10, 2 time-out a disposizione. Solo isolamenti in attacco, 0-9 di parziale prima di chiamare time-out.

    con il Bayern: 78-78 a 35 secondi dalla fine, 0-4 di parziale, un time-out a disposizione. Non si chiama minuto azione di isolamento classica senza esito positivo.

    Senza nulla togliere a nessuno…… sono perplesso dalla impossibilità di organizzare un attacco diverso nei secondi decisivi rischiando di compromettere risultati in fase di acquisizione.

  5. Vero che siamo 7-7. Vero che la mentalita’ e’ cambiata. Vero che siamo li a giocarcela. Vero che Nedovic-James convivono benissimo. Ma se a dicembre sei gia’ cotto non e’ un buon segnale. E a dirlo e’ il coach, non io. Burns, Della Valle, Cinciarini non devono giocare 20 minuti a gara in eurolega ma in lbe secondo me si’ perche’ 60 partite in stagione sono tante. Kobe? LeBron? Due grandissimi, immensi, grandi professionisti ma non sono tutti cosi’. Si puo’ migliorare ancara: perche’ non provarci?

  6. Più che la rotazione in Eurolega, il problema è la rotazione in campionato. Sacrificherei volentieri qualche vittoria con minuti importanti ad ADV, Bertans, Jerrells, Cincia, Burns, che significherebbe avere MJ, Micov, Guda e Nedo più lucidi e freschi nei momenti decisivi. Siamo i più forti in Italia, senza ombra di dubbio, ma non è necessario dimostrarlo in questa fase del campionato Vincendo per forza tutte le partite. Lo devi dimostrare nei p.o. Lì si che conta.

  7. Più che la rotazione in Eurolega, il problema vero sia quella in campionato. Siamo decisamente i più forti in Italia, ma non è che lo dimostri vincendo per forza tutte le partite. Sacrificherei qualche vittoria con minuti importanti per ADV, Jerrells, Bertans, Burns che significherebbe avere i nostri top player più lucidi e freschi nei momenti decisivi in europa.

  8. Perfettamente allineati. Senza contare che avere giocatori che danno il proprio contributo importante in lba li rende pronti per ogni evenuenza e li aiuta ad essere pronti per ogni evenienza. Uno sicuro dei propri mezzi si sente anche maggiormente parte di un gruppo, di una squadra

  9. Uhm…
    Aggiungo solo una cosa, per amore di discussione, perché il tema delle rotazioni rischia di avvelenare in parte questo inizio di stagione molto positivo.

    C’è anche, io credo, un fattore che potremmo chiamare “estetico” nelle scelte di Pianigiani: quando mancano i big in campo, la squadra gioca male, confusa.
    Gioca in modo pedante dentro gli schemi, senza la scintilla del ritmo e della fantasia, impacciata e noiosa; oppure gioca in modo selvaggio per iniziative personali, da parte di gente che le iniziative personali non dovrebbe prendere, col risultato del caos e approssimazione che per un allenatore devono essere una tortura da vedere, figuriamoci per uno rigido come Pianigiani…
    Parlo di LBA, e mi sembra che non contino i risultati, ma conta un’armonia di squadra, un’estetica del gioco, alla quale viene data priorità rispetto al minutaggio, nel bene e nel male – finora obiettivamente più bene che male.

    E poi io ho l’impressione nettissima che certi giocatori, James e Micov di certo, ci tengano a essere in campo, e lo preferiscano a stare seduti a guardare la partita.
    James in modo evidente dall’atteggiamento in campo, e Micov, per chi ha guardato le partite con attenzione, con gesti ripetuti a Pianigiani di “ok, posso stare in campo”, quand’era in campo, oppure di “ok posso rientrare”, quand’era seduto.
    Brooks mi pare così anche lui, e Nedovic voglio vederlo quando sarà fuori del tutto dal rischio ricaduta.
    Insomma, questa è gente che vuole esserci, perché i grandi giocatori sono fatti così, e vanno rispettati.

    Il resto dello spogliatoio si spacca?
    Sono professionisti, anche se sono ragazzini, il loro compito è di farsi trovare pronti quando chiamati, non di covare malumori.
    Se poi quando sono chiamati si vede più il malumore che la prontezza, vuol dire che tanti torti a non chiamarli, Pianigiani non li ha!

    (palmasco)

    1. Ovviamente stiamo cercando il pelo nell’uovo. Concordo con te e credo sia palese che la second unit giochi in maniera spesso confusa. Probabile anche perché raramente ha possibilità di giocare molti minuti insieme.
      Vero anche che MJ voglia sempre stare in campo, ma credo sia compito del coach fargli capire che è meglio anche per lui risparmiargli qualche minuto.
      Sicuramente comunque il coach ha delle motivazioni che non conosco, e il mio è solo un discorso da appassionato.

      1. Un altro fattore da tenere in considerazione è che non potendo allenarsi il giocare in campionato diventa parte dell’allenamento e non credo che non giocare alla fine sia meglio?

  10. O si ha fiducia nell’allenatore e nel suo staff o non se ne ha. Vedono i giocatori tutti i giorni, ci parlano e sono pagati per passare tutto il giorno a pensare a quello che noi scriviamo in pochi minuti qua. Io concordo pienamente sul fatto che, visto da fuori, è incomprensibile la scarsa rotazione in LBA. Ma mi dico anche che ci mancano parecchie informazioni rispetto al nostro allenatore e magari lui un buon motivo ce l’ha….

  11. Tutto vero. Mi permetto una provocazione. Visto che le seconde linee giocano in maniera confusa perche’ non mischiare un po’ i quintetti?

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