Via la maschera, serve un innesto. Ma per qualità, non per garanzia da infortuni

Realolimpiamilano.com, in un momento assolutamente positivo per AX Armani Exchange Milano, getta la maschera e dice la sua: l’intervento sul mercato è necessario.

Perchè? Non è una questione di quantità, ma di qualità. Oggi come oggi l’Olimpia manca di profondità, è vero, ma con Amedeo Della Valle e Nemanja Nedovic ai box è cosa naturale. Lo stop del giocatore serbo, per dire, avrebbe garantito qualche minuto in più, e una dovuta occasione, al secondo marcatore dell’ultima EuroCup. Gli infortuni fanno parte del gioco, e non si può pensare che ogni stop debba prevedere una manovra d’entrata.

Il concetto sta nella qualità. E nell’occasione. Arturas Gudaitis, come noto, ha firmato un prolungamento sino al 2021, con Nba Escape costanti, nel 2019 come nel 2020. Secondo i media lituani, Koby Altman, GM dei Cleveland Cavs, avrebbe incontrato di recente il giocatore di cui detiene i diritti. Il resto lo dicono le prestazioni: 19.40 di media in 10 gare, peggio solo di Shved e Vesely, per il secondo posto in assoluto tra i pivot della competizione.

E poi c’è Vlado Micov, ventesimo per media, quarto per punti segnati. Per un classe 1985, che il 16 aprile del prossimo anno compirà 34 anni, un cammino importante, figlio del suo valore, ma difficilmente ripetibile negli anni a venire.

La conclusione è quindi chiara: Milano può schierare il secondo miglior centro di questa EuroLeague, con la possibilità di perderlo in estate. E sta raccogliendo il massimo da un’ala piccola, che è anche leader in campo, giunto all’ultimo sole di una carriera destinata ad un naturale crepuscolo.

Un’ulteriore aggiunta, più che prevenzione di infortuni, deve essere una somma di ulteriore valore. Perché con un giocatore importante l’Olimpia potrebbe mettere da parte un naturale progetto di crescita, dando l’assalto definitivo alle Final Four. Che significherebbe ottenere la quarta, o quinta posizione nel ranking di EuroLeague per evitare Cska, Fenerbahce e Real Madrid nell’ipotetico abbinamento playoff.

La nostra analisi parte quindi da una convinzione: il roster di Milano è ad un passo dal valore assoluto. Battere il ferro finché è caldo, perché la sensazione è che si sia molto più in alto di quanto preventivato. E allora, perchè attendere domani quello che si potrebbe ottenere oggi?

Ps. Mercoledì mattina parleremo di cosa. Parleremo del ruolo.

4 thoughts on “Via la maschera, serve un innesto. Ma per qualità, non per garanzia da infortuni

  1. Nella stagione precedente si è provato con Cory Jefferson e ssppiamo come è finita. In estate, pare si sia fatta lungamente la corte a C. Singleton, purtroppo poi firmato da Barcellona. Evidentemente la società è consapevole dei limiti di Kuz da 4 almeno in Europa (e forse non si fida del tutto del suo rendimento, a prescindere dal ruolo). L’assenza di una reale alternativa a Brooks fa perdurare l’equivoco sul ruolo di Kuz, con il rischio di non avere né un cambio davvero affidabile per Micov, né per lo stesso Brooks.

  2. Sarebbe splendido inserire da subito un cinque di livello per sostituire Gudaitis in estate. E subito anche un tre di sostanza per accompagnare Micov alla pensione (per me, salvo infortuni, puo’ dare un buon contributo ancora per un po’). Ma a che prezzo economico? E come tutto questo potrebbe “cambiare” i rapporti all’interno del gruppo, le gerarchie di squadra che funziona?
    Secondo me bisognerebbe individuare da subito i papabili, fare loro la corte ed averli pronti per la nuova stagione. Aggiungo un commento fuori tema. Il Burns visto in nazionale mi e’ sembrato perso, confuso e soprattutto poco fuducioso nelle proprie capacita’. Questo potrebbe essere il risultato dello scarso impegno in gare ufficiali. Non e’ un fenomeno e contri i “quattro” fisicati che ci sono in eurolega puo’ pagare un po’ ma qualche minuto di cambio a Brooks lo puo’ dare, lasciando Kuz nel ruolo di tre.

  3. L’analisi è assolutamente condivisibile.
    Andrei immediatamente per un 2-3 (Rivers) e punterei sul recupero di Kuz.
    Gudaitis e’ perfetto per Eurolega ma in NBA non vedrebbe palla. Non ha il tiro dalla media è sotto canestro ci sono quelli più fisici di lui quindi non troverebbe spazio. Anche se va torna presto. Oggi inserire un 5 non avrebbe senso.
    Il budget sono affari di Armani che non ha problemi. La chimica di squadra deve gestirla Pianigiani è pagato per questo. Abbiamo un’occasione straordinaria per le F4, buttarla sarebbe criminale.

  4. Sara’ che sono pessimista di natura ma parlare di final four mi sembra un tantino esagerato.
    Real, Cska e Fener sono (quasi) certe – a meno che non si scontrino tra loro nei play off, circostanza che mi sembra difficile, ad oggi. Efes e’ fortissima. Olimpiakos e Barcellona e Kimki sono forti ma forse con loro possiamo giocarcela per un posto ai play off. Le finals sono fuori dalla nostra portata

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