La rete di osservazione dell’Olimpia Milano si allarga. Gli USA di Pesaro, ma non solo

Ogni rapporto diretto di mercato è stato smentito, ma inutile negarlo: nella prossima stagione l’Olimpia Milano terrà particolarmente d’occhio un paio di giocatori della Vuelle Pesaro.

In primo luogo Erik McCree, annunciato proprio in mattinata dalla società marchigiana. Giocatore di grande atletismo, diamante grezzo, il classe 1993 è un 203 centimetri prodotto di Lousiana Tech, in cui è stato 18esimo realizzatore di sempre, e record-man di doppie doppie in una stagione (13). Gestito dall’agenzia Pensack, McCree aveva a lungo valutato l’opportunità di volare subito in EuroLeague, senza risultato.

Nella sua stagione da Pro, dopo sole 4 gare con i Jazz, Erik McCree ha ben impressionato con Salt Lake City e Sioux Falls in G League. Una media complessiva di 17 punti a gara con 5.2 rimbalzi racconta di un giocatore moderno, mancino (ma ottimo in palleggio anche con la destra), amante del gioco in transizione e dell’uno contro uno. Da costruirsi in post come nella lettura del passaggio, a Pesaro potrà giocare a tutto campo, mettendo in mostra anche un’ottima mano da 3.

Giocatore differente, e certamente maggiormente da scoprire, James Blackmon Junior. La sua università, Indiana, è sinonimo di basket. Questa guardia classe 1995, 193 centimetri, metterà subito in mostra le sue doti dall’arco, con una compattezza fisica che lo può rendere pericoloso anche in avvicinamento al ferro.

Per entrambi, oltre la crescita difensiva, sarà fondamentale la scelta del play in casa Pesaro. Servirà certamente un elemento maggiormente portato alla gestione e al controllo dei ritmi per esaltarne le caratteristiche.

Insomma, l’Olimpia Milano si muove a tutto campo, cercando di allargare i suoi orizzonti e visionando giocatori utili per il futuro. E il rapporto tra il ds milanese Alberto Rossini, e quello pesarese Stefano Cioppi, ha radici molto lontane.

Parlando di giocatori, nella vasta rete di osservazione milanese troviamo anche Melo Trimble. Prodotto di Maryland, guardia di 190 centimetri classe 1995, Trimble ha giocato una grande stagione in G League con Iowa, chiudendo con 16.2 punti, 3.5 rimbalzi e 5.3 assist. Eccellente in avvicinamento al ferro, è un tiratore tutto da costruire per i massimi livelli di EuroLeague.

3 thoughts on “La rete di osservazione dell’Olimpia Milano si allarga. Gli USA di Pesaro, ma non solo

  1. Si, si, tutto molto bello. L’Olimpia Milano cerca giovani talenti italiani, li mette sotto contratto, li tiene fermi 6 mesi – 1 anno e poi li cede. Una bella politica.

  2. Giovani talenti italiani all’Olimpia non ne ho visti.

    Ho visto talenti; ho visto giovani; ho visto italiani a Milano.
    Ma le tre cose tutte insieme in una sola persona, non mi pare di averle viste.
    Forse non ho saputo guardare.

    (palmasco)

  3. Siamo alle solite: i vivai. Coltivare e far crescere (manco fossero patate o ciclamini) giovani giocatori e’ costoso. Milano lascia che a fare cio’ siano altre societa’ satelliti o anche concorrenti in serie a1-a2. Questo non lo vedo come un peccato! Purtroppo Milano DEVE vincere, sempre. Il piu’ possibile. E questo mal si sposa con il far giocare giovani da sgrezzare. L’importante e’ che l’intero movimento comprenda che i giovani sono il futuro prossimo di questo meraviglioso sport. E ogni ente, societa’, federazione e procuratore DEVE lavorare in quest’ottica. Buon basket a tutti.

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