Mike James è un giocatore di Olimpia Milano. Una scalata partendo dal basso più basso possibile

Mike James è quindi un giocatore di Olimpia Milano. L’accordo è nero su bianco, e la presentazione ufficiale diventa, a questo punto, aspetto secondario.

Si chiude positivamente una lunga trattativa, che va ben oltre i «ludici» messaggi social del giocatore dopo la fine dei campionati. Come anticipò chi scrive, un’offerta era già sul tavolo ad inizio aprile quando, probabilmente, l’Olimpia Milano aveva capito di non poter più puntare sulla coppia Goudelock-Theodore, e parallelamente portava a conclusione anche la trattativa con Nemanja Nedovic.

Dei risvolti del roster vi parleremo da domani. Ora stiamo su Mike James. Perchè la storia di questo classe 1990 è un’Odissea vissuta sempre a testa in su, scalatore senza paura di una montagna priva di promesse infine ottenute.

Gli Stati Uniti

 

Un “2” nel fisico di un “1” da 185 centimetri, negli USA, era una condanna per questo ragazzo di Portland evidentemente. Dopo due anni di Junior College a Eastern Arizona, nel 2010 ottiene l’NCAA con Lamar, dove conquista subito il quintetto titolare, e firma il record all-time segnando 52 punti contro Lousiana College (e 29 contro la Kentucky di Anthony Davis).

Omegna

In Europa dal 2012 a Zagabria, nel 2013 è alla Fulgor Omegna di coach Giampaolo Di Lorenzo, con cui è secondo assoluto in punti e assist, ma esce nei playoff con Casalpusterlengo. E’ la terza serie italiana, e sul Lago d’Orta i ricordi sono infiniti. Aracnofobico, tifoso della Juventus, di poche parole e atletismo fuori logica per quella dimensione.

Tra i fautori di quella fortunata scommessa Fabrizio Lorenzi, oggi firma di La Repubblica, ai tempi team manager della Paffoni Omegna: «Ho passato le due notti successive a guardarmi la diretta di un torneo che organizza tutt’ora Jamal Crawford, il Seattle Pro AM, e dove Mike partecipava. Quando ho visto che cosa era capace di fare questo ragazzo contro certi giocatori ho subito pensato come sarebbe stato possibile farlo venire da noi. Feci vedere il tutto anche a coach Di Lorenzo che ovviamente confermò le mie impressioni rimanendo colpito dalle doti di Mike. A quel punto siamo stati molto bravi a giocare d’anticipo. L’agente italiano lo stava proponendo in giro e la nostra scaltrezza è stata quella di arrivare prima degli altri. Non abbiamo perso tempo, abbiamo preceduto Biella e in una settimana abbiamo chiuso» (fonte: basketinside).

L’Nba

Di quell’evento a Seattle, lo stesso Jamal Crawford ricorda: «Il suo talento era visibile e innegabile. Tutto dipende dalle situazioni e dai tempi, e poi ci vuole un po’ di fortuna». Di fatto, è la prima svolta della carriera. Un anno e mezzo dopo Omegna Mike James è alle Final Four di EuroLeague con il Baskonia. Si aprono le porte al primo contratto importante, con il Panathinaikos, e con il patron Dimitris Giannakopoulos è rapporto di amore-odio: nei playoff in Europa arriva lo 0-3 con il Fenerbahce e il giocatore rifiuta il ritorno in pullman (coercitivo) con i compagni, in patria il titolo nazionale e il riconoscimento di mvp, con una gara-4 mostruosa.

E’ l’estate 2017, l’Olimpia tenta il primo assalto ma Mike si è fatto già notare alla Summer League 2015 (Devin Booker si chiese come mai il giocatore non fosse già stato contrattualizzato) con i Suns, e due anni dopo si ripete con 20 punti di media, 5 rimbalzi e 5 assist a partita. Il GM di Phoenix, Ryan McDonough inizialmente lo scambia con un omonimo («che me ne faccio di un 42enne?!») ma la scalata è iniziata.

Mike James è il primo giocatore Nba a trasformare un contratto «two way» in minimo garantito, anche grazie ai 10 punti e 4 assist delle prime 32 gare in Arizona. Ma a quindici giorni dalla firma Phoenix torna sulla decisione, e dopo quattro sole gare con New Orleans Mike torna in Europa.

Il resto, sarà Olimpia Milano.

Alessandro Luigi Maggi

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