Fallire e salutare il Forum? Le soluzioni nei nomi di Theodore, Goudelock, tarli e vissuti

Si torna in campo alle 20.45 al Mediolanum Forum, dopo pagelle e analisi di gara-1, RealOlimpiaMilano si concentra su alcune tematiche chiave di quella che sarà una gara pressoché senza domani. In tal senso, la prima della stagione. Perché nessun giudizio potrà più essere rinviato.

Jordan Theodore. Si è parlato molto in queste 48 ore del play ex Banvit che, a Milano, come dopo ogni sconfitta, da carnefice diventa vittima, un po’ come l’abominevole Mantas Kalnietis. Il play non pare destinato a rivedere il campo in serata, perché dopo un solo passo falso cambiare idea sarebbe criminale. E Simone Pianigiani non produce delitti… almeno non prima della palla a due;

Andrew Goudelock. Inutile parlare di numeri, analizzare prestazioni. Restiamo su quel che è lampante anche dal seggiolino che tocca la massima altitudine al Forum d’Assago. L’Olimpia Milano di questa stagione è una squadra fragile caratterialmente, infestata dal «tarlo» dell’inadeguatezza, incapace di creare un «vissuto» collettivo che si rispecchi in un sistema in cui attingere soluzioni. Nel primo anno di Jasmin Repesa giudicammo, nel pieno andare dei playoff, i biancorossi come una squadra «capace di reagire solo spalle al muro». Quella di oggi è una squadra che spalle al muro si copre il volto, e che sa sorridere solo quando tutto va per il verso giusto. Conta dunque l’approccio, ma anche un giocatore in cui rifugiarsi nei momenti di difficoltà. Poco da dire: quel giocatore deve essere Andrew Goudelock. Ed ora che è il «mini mamba» dimostri al mondo che quel soprannome non è un qualcosa su cui farsi solo grasse risate. Sino ad oggi, Drew non è stato un «go to guy»;

Attacco alla zona. Si è parlato molto in queste 48 ore dell’incapacità di Milano di trovare soluzioni contro la zona di Brescia. Alla fine i punti sono stati 82, ma i 36 del primo tempo paiono figli di una squadra non preparata alla necessità dallo staff tecnico. Con quattro uomini in giacca nera pare cosa inaccettabile, ma ad un secondo sguardo poco credibile. L’Olimpia, dimentica di Firenze, ha pensato che il semplice talento potesse bastare contro una squadra nettamente inferiore. Chiudendo anche le orecchie a chi urlava dalla panchina (e questo è anche peggio);

Soluzioni. L’Olimpia dovrà difendere, duro, ora che ha capito che Luca Vitali non gioca solo il p&r. Dovrà quindi spendere il primo fallo ben prima degli ultimi atti del primo quarto, alzando i gomiti, evitando a David Moss di costruirsi jumper come fosse il giocatore di un tempo (che assolutamente non è), e chiudendo l’area ad elementi di secondo piano come Dario Hunt e Bejamin Ortner;

E Brescia? Squadra vera, che rispetto alle attese contro Milano ha ribaltato le scelte della serie con Varese. Dentro Dario Hunt per Lee Moore, rinunciando sì ad un uomo in più sugli esterni, ma cercando di evitare di soccombere a rimbalzo. E allora la serie, probabilmente, sta tutta qui: se il dato finale, come in gara-1, dice 33-32, allora l’Olimpia non ha saputo sfruttare il suo vantaggio (che va ben oltre il saper servire o meno i propri pivot), e sarà più prossima alla tomba.

Alessandro Luigi Maggi

5 thoughts on “Fallire e salutare il Forum? Le soluzioni nei nomi di Theodore, Goudelock, tarli e vissuti

  1. La notizia che circola di M’Baye al posto di Kuzminskas per stasera, secondo me è una buona notizia. Difficile fare peggio di K quanto non ne vuole sapere, mentre M’Baye a livello italiano è comunque un eccellente giocatore: buon tiro da 3, qualche iniziativa sulla linea di fondo campo.

    Secondo me la notizia permette anche di comprendere due cose:
    Primo che Kalnietis e Kuzminskas si sono parlati a lungo, ovviamente, essendo lituani entrambi, e Kuz deve avere appreso che non ci sono molti vantaggi per un giocatore che ha passato l’apice di carriera, a sbattersi nell’Olimpia: soprattutto se non gli piace il gioco o i modi dell’allenatore.
    Forse di vantaggi ce ne sono di più a restare passivi – anche se non riesco bene a vedere come. Però non è strano l’atteggiamento svampito in entrambi? Non sembra frutto di un dialogo? Di una convinzione?

    La seconda cosa che si capisce dalla possibilità di questa scelta, è che Pianigiani ha intenzione di ripetere la stessa impostazione di partita, con un M’Baye che non rifiuta i tiri che invece Kuz ha rifiutato in modo perfino irritante, e che erano arrivati belli puliti puliti da mettere con comodo.
    Fossero entrati, Brescia avrebbe dovuto stravolgere la sua difesa, aprire l’area. Vero è che i nostri lunghi non sono proprio dei talenti spalle a canestro (ma Gudaitis molto meglio e in miglioramento), però la storia cambierebbe.
    Se quindi M’Baye non rifiuta il tiro, e non lo rifiuta, e lo mette nel primo quarto, vedremmo una partita nella quale i nostri vantaggi si vedrebbero, come si sarebbero visti se Kuz fosse stato più attivo e presente…

    Infine Ortner e Hunt che hanno quasi spradoneggiato in attacco.
    Io insisto: se tu dici al lungo che deve preoccuparsi prima di tutto del palleggiatore avversario, allora poi è chiaro che dietro gli viene difficile avere i tempi per chiudere e prendere i rimbalzi.
    Perché una cosa è uscire sul p&r, allungare il braccio pro-forma e tornare indietro, una cosa è assicurarsi, come fanno i nostri, di fermare il palleggiatore, oppure, peggio, cambiare sistematicamente su di lui.
    Una tara di tutta la stagione. Che sta nelle mani dello staff.

    Poi scusate: per quanto lo ammiri e sia veramente un grande, ma Mic Vitali davvero rifà una partita top di carriera come quella di giovedì? Coi tiri da 3 da fermo sul posto, mani in faccia?
    Eddai!

    (forza Milano e grazie a tutti, autori e ospiti regolari, per questo bellissimo blog)

  2. Se Milano non entra in campo affermando di essere la favorita e di essere in campo per vincere senza se e senza ma, il grande talento dei singoli si perderà in scuse e giustificazioni tanto “nessuno è responsabile”. Basta sentire un allenatore che parla delle squadre di LBA come fossero il CSKA o il Real Madrid. Solo con Cantù ho visto il giusto atteggiamento, ma temo che fosse solo perchè i canturini fossero ormai senza energie. Avere una panchina lunga non vuole dire non scegliere IL QUINTETTO che quando è in campo non butta via palle per lo scadere dei 24, non dimentica di fare taglia fuori, non discute perchè ti dimentichi del lato debole. Rispettare l’avversario sì, ma nascondersi per mettere le mani avanti no! L’allenatore faccia capire ai giocatori che la LBA si deve vincere e per la Milano che è arrivata penultima in Eurolega, massacrata in Coppa Italia, l’importante non è partecipare!

  3. Secondo me Brescia non e’ tanto inferiore a Milano. Ha discreto talento offensivo ma soprattutto e’ una squadra e gioca come una squadra! Da questo punto di vista Brescia e’ superiore a Milano.
    L’atteggiamento con cui si scende in campo e’ condizionato molto dal coach, che non puo’ sempre fornire scuse a tutti. Ma anche i giocatori devono metterci la faccia. Non dimentichiamoci che stiamo parlando di professionisti di alto profilo, che hanno giocato ad alto livello in europa ed anche negli states! Un minimo di amor proprio dovranno pur averlo….
    Poi se son due anni che ci ritroviamo con un gruppo “sfatto”, pur avendo cambiato anche il coach, allora torniamo ai soliti discorsi sulla societa’, che pero’ ci riguarderanno da dopodomani. Tornando alla gara odierna. Brescia difficilmente riuscira’ a giocare nuovamente in maniera cosi’ prossima alla perfezione. Ma resta squadra ostica ed arcigna, ben allenata. Milano deve pensare solo a giocare. Se i giocatori incominciano a pensare che potrebbe essere – e potrebbe davvero esserlo – l’ultima partita casalinga della stagione, se la fanno sotto e ciao.
    M’baye in campo? Non lo stimo granche’ ma probabilmente e’ giusto provare a cambiare qualcosa e far tornare Theodore proprio non si puo’: questa scelta e’ gia’ stata fatta a suo tempo, nel bene (secondo me, tanto) e nel male.
    Grazie a tutti e buon basket!

    1. Ieri sera si è vista la differenza tra le due squadre: per me questa è la reale differenza. Ma Pianigiani ancora con le mani avanti: “… faremo di tutto per vincerne ALMENO UNA a Brescia” … Grrrrrrr. E’ una frase del tutto inutile … non puoi proprio permetterti di perderne 2! Ma dopo una sonora sconfitta come quella di ieri devi assestare il colpo e dire: “Andiamo a Brescia per CHIUDERE LA SERIE”. Serve ai suoi giocatori e, soprattutto, ai giocatori di Brescia. Se puoi perdi pazienza, di certo non fai una figura migliore solo perchè hai messo le mani avanti. Il basket è 50% psicologia e 50% gioco e Milano con questo atteggiamento pareggia verso il basso il suo talento.

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