Goudelock 4 – Quando rientra nel terzo quarto scodella due triple (anche ben prese) e poi sparacchia un pallone in faccia all’aristocrazia di bordo campo. Un po’ troppo. Anche per Pianigiani.
Micov 5.5 – Miglior marcatore di squadra, con un paio di buone letture in taglio nel finale (oltre alla tripla della speranza) ma non basta. E’ stato ingaggiato per essere “esempio”, invece è né più né meno che un altro individualista, solo non all’altezza, per tenuta fisica e tecnica, dei primi violini.
Pascolo 6.5 – Solita gestione “cervellotica” dalla panchina sul suo conto, ma gioca 8 minuti nel quarto quarto, quando conta. Non alza la produzione offensiva, ma contribuisce con abnegazione difensiva, raddoppiando con costrutto sul portatore di palla.
Kalnietis 6 – Meriterebbe spazio nel quarto quarto, ma l’Olimpia procede senza di lui. 17’ di volontà e abnegazione, che per lui sono già una conquista.
Tarczewski 6 – Pianigiani preferisce centellinarlo, ora che sa che in Italia non può concedere più nulla al caso. Spettatore nel quarto quarto, chiude comunque con 17’ di prepotenza, fatti di 4 punti, 7 rimbalzi e 3 stoppate.
Cinciarini 10 – Le parole sono finite. Anche perchè ora parlano anche i numeri: 23’, 11 punti con 3 rimbalzi, 3 palle rubate, 5 assist, 20 di valutazione e +1 di plus/minus. PER lui non si vince in EuroLeague, ma CON lui si può vincere in EuroLeague.
M’Baye 5.5 – Pare ormai privo di fiducia, e invece partecipa con aggressività al parziale di 15-1 che, nel secondo quarto, riporta in “bolla” la partita. Nel finale, la solita macchia: fallo a canestro già concesso, e tanti saluti.
Theodore 4 – 10’ nel primo quarto, 2’ nel secondo e 5’ nel terzo. Aggredisce il canestro senza soluzioni secondarie, venendo prontamente cancellato alla distanza. La scelta di Pianigiani è consequenziale.
Jefferson 3 – 5’ di scempio. Il tempo è finito. Ed è stato anche troppo.
Bertans 7 – Per 20’, si rivede il Bertans di inizio stagione. 14 punti, 4/5 dall’arco, 5 falli subiti e 4 assist. Ispirato.
Jerrells sv – Un senza voto di stima.
Gudaitis 6.5 – Lotta con ardore e grande presenza fisica. 8 punti e 8 rimbalzi in 22’, di cui 10 nel quarto quarto della speranza.
Coach Pianigiani 6 – C’è un progetto che non prende piede, ma anche una lettura perfetta dei 40’ di gara. Lancia un segnale a Theodore, Goudelock e Jerrells: «Senza di voi magari non si vince, ma comunque si combatte». Messaggio chiaro: ora sta ai ricettori dimostrare intelligenza nel raccoglierlo.
Alessandro Luigi Maggi