Le pagelle di realolimpiamilano – Ma è successo davvero? A Valencia, dopo anni, si rivede un’Olimpia da sangue e arena

Goudelock 6.5 – Tante forzature, per quanto colpisca nei momenti cardine, dando ad esempio il via alla rimonta milanese sul -17. Infortunio che non intacca la gara, ma che può intaccare il futuro prossimo.

Micov 6 – Tanto nulla, compresa una transizione gettata al vento nel terzo quarto, ma anche una tripla nell’overtime che da il senso di chi abbia il pallino in mano. In difesa combatte, ed è già qualcosa.

Kalnietis 6.5 – 30’ da comparsa, ma in un film dove gli scenari sono importanti. Lascia il segno, con grande abnegazione, perchè se i punti sono 3, i rimbalzi sono 5 e gli assist 4.

Tarczewski 7 – Momenti di difesa eccellente su Dubljevic, che non può essere annullato, ma arginato nei momenti chiave sì. E’ il simbolo di un dominio a rimbalzo biancorosso.

Cinciarini 6 – Solo 6’, di sofferenza difensiva ma con una tripla che ha senso. Ecome.

M’Baye 6 – Trova subito 6 punti, poi si ferma. 19’ di rincorsa, ma quando si vince è bene stringere la mano a tutti.

Theodore 7 – Soffre dannatamente, ma ancora una volta esce alla distanza. 20 punti, con giocate cruciali ad inizio quarto quarto per sedimentare la rimonta, e la penetrazione del pareggio a 13’’ dalla sirena del quarto quarto.

Jefferson 6.5 – 7 punti. Due tap-in e la tripla cruciale subito dopo l’infortunio di Goudelock. Sì, a Valencia è successo anche questo.

Jerrells 9 – The Shot studia compagni e partita, e inesorabilmente prende il comando. Prima è simbolo difensivo della rimonta, poi arriva a quota 30 punti segnandone 18 nei due overtime.

Gudaitis 6.5 – La condizione è quella che è al momento, ma sono 26’ di pura sostanza con 8 punti e 6 rimbalzi. Anche grazie a lui Valencia arriva sempre con meno agevolezza al ferro.

Coach Pianigiani 7 – Impresa a Valencia, mostrando d’improvviso una squadra diversa. Anche percheè se difendi, anche l’attacco prende piede.

Alessandro Luigi Maggi

2 thoughts on “Le pagelle di realolimpiamilano – Ma è successo davvero? A Valencia, dopo anni, si rivede un’Olimpia da sangue e arena

  1. Finalmente una vittoria importante. Di gare combattute ne avevamo fatte tante ma perse tutte. Ora una vittoria esterna che fa morale e anche classifica. Bravi. Ora con il Bamberg e’ fondamentale proseguire.

  2. La meravigliosa partita di Jerrels di ieri sera contro Valencia, a parte il talento e la grinta straordinarie del giocatore, sarebbe utile dicessero qualcosa a Pianigiani e a Goudelock. A Pianigiani che Jerrels, per lo staff di Valencia, era inedito come presenza nel gioco di Milano, quindi è risultato imprevisto e imprevedibile: a parte le caratteristiche individuali del giocatore, e la sua gran serata, Valencia non ha capito bene la variabile Curtis, e si è visto dallo spazio che gli ha concesso, aldilà della sua indubbia capacità individuale di rendersi illegibile. Jerrels inoltre ha mostrato di avere la personalità per imporre un tono imprevedibile al proprio gioco, anche al limite degli schemi. Pianigiani ne potrebbe concludere che un’interpretazione del suo sistema leggermente più rilassata, potrebbe dare alla nostra squadra quell’imprevedibilità che esalta il talento del singolo di giornata, e alla fine risulta vincente sotto tanti aspetti. Goudelock invece dovrebbe rendersi conto che la costante attenzione di Jerrels alla ricerca del compagno che si trova libero A CAUSA della sua capacità di muoversi in 1/1 creando vantaggi, ha beneficiato tutti e alla fine anche lo stesso Jerrels che si è trovato marcato necessariamente in modo meno ossessivo…

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