Le cause dell’addio a Bruno Cerella e il clamoroso ripensamento di Ettore Messina

Il dado è tratto. Bruno Cerella ha suggellato il nuovo accordo con la Reyer Venezia, fermandosi agli ordini di Walter De Raffaele sino al 30 giugno 2018. Una cessione temporanea che l’argentino, sotto contratto con Milano sino all’estate 2019, ha infine accettato, mettendo fine ad una piccola, ma lunga, telenovela di mercato.

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Di fatto, il guerriero tanto amato al Forum ha capito di essere al capolinea in biancorosso solo il 26 luglio. Nonostante i numeri già ampi del roster, il suo status di quinto italiano gli concedeva ampie garanzie, anche più di Andrea La Torre, classe 1997 che a Milano potrebbe rimanere nei primi mesi stagionali, in modo da colmare solo le falle figlie delle convocazioni in Nazionale.

Ma è lì che arriva la scelta di Simone Pianigiani. Patric Young sarà disponibile fisicamente solo dai primi di settembre, in campo credibilmente a ottobre inoltrato: Kaleb Tarczewski sarebbe stato l’unico pivot in un settore lunghi di per sè misto, con il perimetrale Amath M’Baye, l’«inside-outside» Cory Jefferson e l’atipico Davide Pascolo.

Inutile avere un quinto italiano quasi inutilizzabile sugli esterni con Marco Cusin che, mancato l’accordo con la Virtus Bologna, prendeva tempo con Leonessa Brescia (offerta 1+1) e Fortitudo Bologna (triennale). Qui è arrivata l’indicazione di Simone Pianigiani, e di fatto la fine (per ora) della storia di Bruno Cerella a Milano.

Nonostante le 20 presenze tra LBA e EuroLeague (meno di 9’ di media), il telefono dell’agente del giocatore, Andrea Forti (l’uomo del canestro di Livorno…), squilla eccome. Vanoli Cremona, che infine mantiene in roster Marco Portannese. Orlandina, frenata dall’impossibilità di considerare i suoi minuti nel computo dell’utilizzo di giocatori italiani. La Fiat Torino non è via ipotizzata, mentre la Fortitudo Bologna pare essere meta più probabile.

Ma siamo a fine luglio, e dalla grande “F” non si muove più nulla. Sino a domenica. Emerge la voce Cantù. Smentita dal ds Betti. In realtà la via è Venezia, proprio la squadra con cui giocò l’ultima grande gara milanese, infilando un 4/7 da 3 il 27 maggio 2016 in gara-5 di semifinale scudetto. Le parti hanno l’intesa, il giocatore, che ha ottenuto un’altra settimana di ferie, deve solo esprimersi, ma nella notte tra lunedì e martedì emerge un’altra possibilità.

Reggio Emilia pare possibilista nel “tagliare” il buyout di Amedeo Della Valle, trattandone la cessione con la Fiat Torino. A Max Menetti si libererebbe uno “spot” tra gli italiani, e Cerella era già stata una vecchia idea. La possibilità è anche un minutaggio più ampio ma, evidentemente, la parola data, per Cerella, è sacra.

Così sia, mentre nella giornata di mercoledì la squadra di Simone Pianigiani sosterrà un primo scrimmage, a porte chiuse alla secondaria del Forum d’Assago, contro la Remer Treviglio. Non ci sarà, come noto, Marco Cusin. Il pivot è stato richiamato da Ettore Messina in Nazionale per un clamoroso ripensamento. Le visite mediche sostenute in queste ore con lo staff azzurro, infatti, sono pura formalità per un lieve affaticamento alla schiena avvertito dopo i primi allenamenti agli ordini di Simone Pianigiani.

Alessandro Luigi Maggi

One thought on “Le cause dell’addio a Bruno Cerella e il clamoroso ripensamento di Ettore Messina

  1. Da tifoso Reyer vi dico: grazie, grazie, 1000 volte grazie che ci avete dato il miglior difensore del campionato italiano. Potrete ammirarlo, in tv, nella finale della Serie A 2017/2018.

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