Della Leonessa domata: la carenza difensiva, l’intermittenza Raduljica, e un turnover da “soli” dodici uomini

Quarta gara in campionato, quarto successo. Sesta gara in Italia, sesto successo. Ottava gara ufficiale, ottavo successo. Comunque sia, “0” in quanto a sconfitte anche dopo la trasferta di Montichiari per gli uomini di Jasmin Repesa, contro una Leonessa che creando una «navetta» direttamente da Buffalora ha creato un ambiente non male per la Serie A, a dispetto delle ironie di casa Fortitudo Bologna. Rimane la gara in sè, 80-97 finale con qualche difficoltà contro la Zona di Diana e la Difesa di David Moss. Ecco i nostri soliti spunti.

Carenza difensiva. Partire da un aspetto negativo per non risultare retorici e banali. 65 punti concessi a Capo d’Orlando per cominciare, poi 81 ad Avellino, 71 a Varese e 80 a Brescia. Un dato non preoccupante in Italia, ma comunque in contraddizione rispetto ad una squadra che si poteva definire da «anima difensiva». Se ci si trasferisce in Europa, 88.5 punti concessi di media in due gare. Rimane il fatto del secondo miglior attacco dell’Euroleague: qualcosa è cambiato, ma probabilmente non per volere diretto di Jasmin Repesa, spesso innervosito dall’atteggiamento difensivo di squadra;

Miroslav Raduljica. 12’, 5 punti con 1/3 al tiro (canestro dall’arco?!), 3 rimbalzi, una stoppata, una palla persa e quattro falli subiti. In Italia il centro titolare dell’Olimpia Milano gira a poco più di 11’ di utilizzo, con 3.7 punti a partita e un magro 3/14 al tiro da 2. Quanto meno, con lui la squadra gira, visto il +12 di plus/minus contro Brescia, ma non basta. Dopo la distorsione alla caviglia con Cremona in Supercoppa, Raduljica è stato davvero positivo solo contro il Maccabi Tel Aviv in Eurolega. Non benissimo, anche se McLean, Macvan e Pascolo coprono il problema con successo. Per ora;

Turnover a 12 uomini. Repesa rinuncia a Alessandro Gentile e Ricky Hickman. Per l’ex capitano giusto non forzare in questa sua fase di importante reinserimento in squadra, idem per il play americano, parso in netta difficoltà a Istanbul e comunque disabituato a questi ritmi di utilizzo dopo due anni complicati. Resta il fatto di un turnover in cui, ad oggi, oltre ad Andrea La Torre, anche Bruno Cerella e Simone Fontecchio non hanno visibilità. L’argentino ha giocato 2’ in Italia e 0 in Europa (una convocazione), l’ex Virtus Bologna una media di 6’ in Italia e 0 in Europa (mai convocato). Quest’ultimo, tuttavia, si è guadagnato 13’ e 4 punti con Brescia in una giornata no per Abass. Basterà?

Krunoslav Simon. 32’ contro Brescia, con 26 punti e 6/12 da 3. Numeri impressionanti in Italia, come capita spesso. Netta la differenza con i dati in Eurolega: 7.5 punti di media, è vero, ma 3/8 da 3. Serve il salto di qualità;

Fenomeni in ripresa. 22’ per Kalnietis dopo la bomba del controsorpasso ad Istanbul, 12 punti in 16’ per Sanders dopo un brutto avvio di stagione e la settimana di influenza. Loro servono, eccome.

Alessandro Luigi Maggi

alekmaggi@gmail.com

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